Vicenza, chiude Italgelato: a rischio 40 posti di lavoro

L’azienda è controllata dal gruppo leader di mercato per la produzione di pizze surgelate ItalPizza di Modena. Flai Vicenza: «Non faremo un passo indietro e la mobilitazione continuerà fin tanto che l’azienda non ritirerà i licenziamenti e riavvierà la produzione nello stabilimento vicentino»

Allo stabilimento della Italgelato di Camisano Vicentino, in provincia di Vicenza, è iniziata la mobilitazione sindacale, dopo l’annuncio della chiusura diramato dall’azienda. «Nelle prossime settimane rischiano di rimanere senza lavoro 18 persone con contratto diretto (alimentaristi), 11 interinali (contratti in scadenza al 31 agosto, uno solo in staff leasing), e 8 posti di lavoro alle dipendenze della cooperativa GT Service di Mantova (contratto multi servizi) – hanno spiegato i sindacalisti di Flai Cgil, Filcams Cgil e Nidil Cgil durante un presidio tenutosi mercoledì di fronte alla sede di Italgelato – Non solo: sono a rischio anche i posti di lavoro delle 3 o 4 persone dipendenti di un’altra ditta esterna (la Mistral Group di Vigonza, nel Padovano) che la notte si occupano delle pulizie. A questi si aggiungono anche i commerciali di Italgelato che operano dalla sede modenese della “capogruppo” Italpizza surgelati».

Italgelato fa capo ed è controllata dal gruppo leader di mercato per la produzione di pizze surgelate ItalPizza di Modena, la quale nei giorni scorsi aveva intimato verbalmente ai dipendenti il licenziamento senza fornire nessuna motivazione. Per queste ragioni la Flai Cgil di Vicenza aveva avviato un percorso di mobilitazione, richiesto chiarimenti ai vertici aziendali di Modena e attivato l’Unità di crisi della Regione del Veneto. Ieri in tarda serata è giunta la formalizzazione dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 18 dipendenti diretti dell’Italgelato, ma coinvolti in totale sono una quarantina di lavoratori e lavoratrici indiretti.

«Abbiamo chiesto alla dirigenza del gruppo le motivazioni di questa decisione scellerata – dichiara Giacomo Parolo della Flai di Vicenza – ma non ci è stata fornita alcuna spiegazione, inoltre abbiamo chiesto di attivare tutti gli strumenti a disposizione per scongiurare l’epilogo dei licenziamenti, ma l’azienda si è rifiutata di aderire al tavolo di crisi regionale. Dalle informazioni che abbiamo raccolto l’azienda vuole trasferire la produzione in un altro stabilimento dove però non c’è ne la tecnologia, ne la professionalità per produrre i gelati. Per cui abbiamo il timore che con un colpo di mano trasferiscano gli impianti da Vicenza ad altrove».

«In passato – aggiunge Parolo – questa azienda si era già macchiata di condotte antisindacali e condannata per uso illegittimo delle cooperative, tanto che era stata costretta ad assumere direttamente i lavoratori e lavoratrici di una cooperativa di servizi che veniva impiegata per le attività di produzione. Inoltre la nostra Rsu più volte è stata minacciata di licenziamento per l’attività sindacale in azienda, tanto che, più volte è stato chiesto ai lavoratori e lavoratrici di cambiare sindacato».

«In questa Vertenza oltre ai dipendenti diretti afferenti al nostro Ccnl abbiamo coinvolto anche i colleghi della Filcams Cgil e Nidil Cgil perché vogliamo e dobbiamo tutelare tutta la comunità di lavoratori e lavoratrici. Non faremo un passo indietro e la mobilitazione continuerà fin tanto che l’azienda non ritirerà i licenziamenti e riavvierà la produzione nello stabilimento Vicentino», conclude il funzionario sindacale Giacomo Parolo.

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