Trentino, siglati gli integrativi a Glv e Cesarini Sforza del gruppo Cavit

Trentino, siglati gli integrativi a Glv e Cesarini Sforza del gruppo Cavit

Tra le novità introdotte, premi che al terzo anno arriveranno fino a 2mila euro e riconoscimento del “tempo tuta”

Sono stati siglati il 26 maggio i due contratti integrativi aziendali che riguardano Cesarini Sforza e Glv, due aziende controllate da Cavit. La prima è specializzata in spumantistica, mentre la seconda si occupa dell’attività commerciale. «Flai Cgil del Trentino è entrata in queste due aziende poco meno di due anni fa e fin da subito abbiamo lavorato per arrivare ai risultati oggi raggiunti» commenta la segretaria generale Elisa Cattani assieme al segretario territoriale Juri Frapporti. «Si tratta di contratti di secondo livello, acquisitivi e aggiuntivi rispetto a quanto finora in essere, ovvero il solo contratto nazionale».

La parte normativa di entrambi gli accordi è simile, ma ricalca le peculiarità del lavoro che viene svolto nelle due realtà. Numerosi sono gli articolati: uno riguarda le relazioni sindacali, con tutta una serie di diritti di informazione e partecipazione a incontri sull’organizzazione del lavoro, gli organici aziendali, l’ambiente, salute e sicurezza, la qualità dell’occupazione. L’azienda si impegna a implementare la formazione anche in materia di sicurezza, oltre quanto previsto per legge. Altri articoli sono relativi a professionalità e livelli di inquadramento contrattuale, aggiunta di permessi retribuiti sia in caso di nascita di figli che in caso di lutti riguardanti familiari entro il secondo grado. Sono state aggiunte giornate retribuite in caso di malattia dei figli fino a 12 anni di età.

È stato poi inserito un articolo che norma il “tempo tuta”, ovvero il tempo necessario a vestizione e svestizione: si sancisce che cambiarsi fa parte dell’orario di lavoro e quindi lo si fa dopo aver timbrato all’ingresso e prima di timbrare all’uscita. Altre novità riguardano organizzazione del lavoro, gestione di ferie e permessi e si arriva anche a inserire condizioni migliorative per poter accedere all’anticipo del Tfr, rispetto a quanto previsto dalla normativa.

Per quanto riguarda la sezione economica, invece, gli impianti dei due contratti integrativi sono molto simili, ma divergono per gli obiettivi che vengono presi in considerazione per quantificare i premi. Si istituisce un premio triennale (vigente dal primo giugno 2025 e fino al 31 maggio 2028) che è costruito in modo da poter accedere alla tassazione agevolata. È basato su due parti: una quota per obiettivi aziendali e una quota per obiettivi specifici legati a parametri di miglioramento di singole parti di lavoro. Quanto alle cifre partiamo da un lordo di 1.650 euro al primo anno, che diventano 1.800 nella seconda annata (2026-2027), fino ad arrivare a 2.000 euro per l’ultimo anno (2027-2028).

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