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Foggia, i lavoratori del consorzio di bonifica del Gargano ancora in agitazione. Flai: Gestione deleteria dell’ente

Il sindacato chiede l’annullamento della delibera di nomina del direttore dell’ente, avvenuta «attraverso una procedura impropria». Un atto “fotocopia” del CdA era stato già revocato a gennaio dopo l’intervento della Regione Puglia

I lavoratori e le lavoratrici del Consorzio di bonifica montana del Gargano sono ancora in stato di agitazione. Il motivo è legato alla nomina del nuovo direttore dell’ente, una scelta avvenuta attraverso una delibera di cui la Flai Cgil di Foggia ha chiesto l’annullamento. «La nomina è avvenuta attraverso una procedura che non condividiamo e che riteniamo impropria», dichiara il segretario generale della Flai Foggia Giovanni Tarantella.

Si tratta, per la precisione, della seconda delibera con la quale la governance del Consorzio tenta di nominare il nuovo direttore. Un precedente atto di nomina era stato prodotto lo scorso dicembre, simile al più recente nelle sue caratteristiche. Il contratto di assunzione del direttore, però, era stato revocato a gennaio in seguito all’intervento della Regione Puglia. Nel provvedimento firmato da funzionari della Regione si indicava che il Consorzio «non ha inteso adottare procedure ad evidenza pubblica ed il rispetto dei criteri di trasparenza, imparzialità ed efficienza insiti della procedura concorsuale» prevista dalla normativa regionale.

Il Consorzio, dunque, non avrebbe seguito l’iter corretto, ai sensi della normativa pugliese. E avrebbe ripetuto l’irregolarità, ribadisce il sindacato, anche con la seconda delibera. Dello stesso parere anche la Regione Puglia. In una seconda comunicazione della Regione, protocollata il 25 marzo scorso, che commenta la seconda delibera di nomina del direttore del Consorzio, si legge: «si ribadiscono che tutti gli elementi di illegittimità (…) persistono e che quindi ogni responsabilità amministrativa, civile e penale saranno nella circostanza a carico esclusivo dei competenti organi consortili».

Già da gennaio le associazioni agricole di capitanata chiedono le dimissioni del consiglio di amministrazione del Consorzio. «Ci chiediamo come sarà possibile la gestione e direzione d’importanti risorse pubbliche del Pnrr in una situazione deleteria, dopo le valutazioni della Regione Puglia», si legge in una nota della Flai Cgil di Foggia diramata oggi.

«La Flai – prosegue la nota – conferma lo stato di agitazione anche in virtù della mancata erogazione dell’incentivo alla progettazione maturato su lavori già eseguiti e contabilizzati, spettante ai dipendenti, secondo il Codice degli appalti, nonché la mancanza di confronto con l’ente anche per quanto riguarda l’avvio della stagione estiva del personale».

Alla luce delle numerose criticità di gestione riscontrate, la Flai Puglia ha sollecitato un incontro urgente con l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.

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