Pietralunga, Flai in campo con i giovani di ‘Libera’ per seminare legalità

Ragazze e ragazzi arrivati da tutto il paese nel casolare perugino strappato alla ‘ndrangheta per parlare di diritti in agricoltura, caporalato, consumo consapevole e partecipazione 

La Flai Cgil Umbria incontra le volontarie e i volontari di E! State Liberi! sul bene confiscato alla ’ndrangheta a Pietralunga, un terreno di 100 ettari in località Col della Pila, per parlare di legalità in agricoltura, caporalato, consumo consapevole e partecipazione.

Dopo anni di battaglie, il casolare e l’ex azienda agraria annessa del perugino sono stati tolti alle mafie e restituiti alla collettività, diventando luoghi di legalità, di speranza e soprattutto di cultura della legalità da destinare ai giovani umbri e italiani, ragazze e ragazzi che vogliono conoscere per poter cambiare le cose insieme. Perché “la mafia uccide, il silenzio pure”, parola di Peppino Impastato.

Una trentina di giovani arrivati da tutta Italia partecipano ad una settimana di impegno e formazione, con attività manuali sui terreni confiscati alla cosca dei De Stefano, insieme alla cooperativa Pane e Olio di Arci che oggi li gestisce, e poi ad incontri con i/le familiari delle vittime innocenti delle mafie, associazioni locali, giornalisti e istituzioni. 

Il campo ‘Vecchie e nuove Resistenze’ di E!State Liberi! a Pietralunga, organizzato da Libera Umbria con la collaborazione di Arci, Spi Cgil, Anpi e Comune di Pietralunga, è dedicato a Rocco Gatto, vittima innocente della ’ndrangheta. 

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