Lotta al caporalato, la campagna “SiciliaSfruttaZero” sbarca a Palazzo dei Normanni

Giovedì 6 marzo, alle ore 10.30, a Palermo la presentazione dell’iniziativa promossa da sindacato e associazioni

“Siciliasfruttazero” è il nome di una campagna sociale contro lo sfruttamento del lavoro e il caporalato in agricoltura che sarà presentata giovedì 6 marzo alle 10.30 a Palermo, nella sala Gialla dell’Assemblea regionale siciliana. È un’iniziativa targata associazione Penelope, Flai Cgil Sicilia, Centro Pio La Torre, Legacoop Sicilia, Rete Fattorie sociali e Arci Sicilia che hanno fatto cartello per proporre una piattaforma regionale di proposte per contrastare lo sfruttamento ma anche per la presa in carico e l’inclusione sociale delle vittime.

Secondo l’Istat il lavoro irregolare riguarda in Sicilia 280mila persone in tutti i settori. Nel settore agricolo l’irregolarità colpisce 62mila lavoratrici e lavoratori di cui oltre 47mila italiani e più di 14mila stranieri. Secondo l’osservatorio Placido Rizzotto in Sicilia sono 53 le aree dove si concentrano i fenomeni di sfruttamento lavorativo e del caporalato e i luoghi individuati come insediamenti informali sono 102 (dati del progetto Supreme).

I promotori dell’iniziativa puntano a creare una grande alleanza «che contrasti lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, che metta in discussione un sistema produttivo guidato dalla bandiera del profitto e che ha messo da parte il rispetto e il benessere delle persone». In via preliminare le organizzazioni promotrici chiedono che la regione siciliana recepisca le “Linee guida nazionali in materia di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura”.

A novembre la campagna era stata lanciata con una presentazione nella sede di Legacoop Sicilia a Palermo. A dicembre, proprio la Sicilia occidentale era stata il teatro dell’intervento delle Brigate del lavoro, lo strumento con cui la Flai si impegna nelle attività di sindacato di strada.

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