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Flai Lombardia, ‘Diritti in campo’ per dribblare sfruttamento e razzismo

Flai Lombardia, ‘Diritti in campo’ per dribblare sfruttamento e razzismo

Come George Best, uno dei più formidabili dribblatori della storia del calcio, la ‘Diritti in campo’ torna sotto i riflettori per l’ultima partita dell’anno del suo campionato, che ha come avversari da scartare sfruttatori e razzisti. Per dare un calcio ad autentiche piaghe del lavoro, combattute ma sempre difficili da estirpare, la magnifica compagine calcistica della Flai Cgil Lombardia affronta sul campo di gioco un gruppo di giovani operai albanesi e rumeni che hanno partecipato alla vendemmia nella Franciacorta. Una terra di grandi vini famosi in tutto il mondo, per la cui produzione sono indispensabili le fatiche quotidiane dei ragazzi migranti che ora, evviva, indossano maglietta, calzoncini e scarpette per un match tanto amichevole quanto sentito da entrambe le squadre. Perché ogni volta che il pallone rotola sull’erba (o sulla terra battuta) è sempre festa. Non per caso un altro leggendario re del dribbling come il brasiliano Garrincha, trionfatore in due campionati mondiali, era soprannominato nel suo paese ‘Allegria del popolo’, ‘Alegria do povo’. L’allenatore Alberto Semeraro ha le idee chiare, il segretario regionale della Flai Cgil spiega che “incontri come questi aiutano ad avvicinarci alle comunità straniere che per alcuni mesi vivono e lavorano sul nostro territorio. Cerchiamo di far nascere un rapporto anche al di fuori dei luoghi di lavoro e dei nostri uffici. Cosa meglio del calcio, il gioco più popolare del mondo?”. Come in ogni partita che si rispetti ci sono regole da seguire, divise regolamentari, e un arbitro che assicura la correttezza del gioco. “Le regole in campo, così come nella vita quotidiana, aiutano a stare bene insieme”, puntualizza Semeraro. Va da sé che nessuno vuol perdere, e alla fine della partita i diritti si spostano a tavola per quel terzo tempo inventato da un altro magnifico sport di squadra come il rugby, che cementa ulteriormente l’amicizia.

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