Empoli, siglato l’integrativo con Sammontana. Flai: Accordo storico che guarda al futuro

L’accordo prevede interventi per milioni di euro e determina due anni di sospensione della contrattazione salariale. L’aumento sarà di 60 euro e sarà diviso negli anni 2028 e 2029

Dopo il cambio di assetto azionario e il piano di investimenti presentato da Sammontana Group lo scorso anno, arriva anche l’intesa coi lavoratori sugli aumenti salariali. Ieri pomeriggio alla Camera del lavoro di Empoli è stato presentato l’accordo integrativo 2026-2029 per lo stabilimento di Empoli, raggiunto dopo una intensa trattativa e un’ulteriore discussione fra i lavoratori lo scorso 29 gennaio, che si è conclusa con 138 voti a favore, 31 contrari e 7 astenuti. L’accordo prevede e conferma una serie di interventi per milioni di euro che allargheranno e miglioreranno le strutture dell’azienda e determina due anni di sospensione della contrattazione salariale, ma non una sospensione sul piano normativo. L’aumento sarà di 60 euro e sarà diviso negli anni 2028 e 2029.

«È un accordo storico, perché mette le basi per i prossimi anni» ha dichiarato Andrea Rufini, Rsu Flai Cgil alla Sammontana, durante la conferenza stampa. Sebbene in fabbrica non ci sia «particolare simpatia per i fondi di investimento – ha proseguito il sindacalista – quello che ci si presenta è uno scenario nuovo. Gli investimenti annunciati – continua il sindacalista, come riportato da La Nazione – cambieranno molte situazioni in Sammontana, a cominciare dalla mensa, che sarà nuova, al parcheggio in via Pratella, alla nuova palazzina multipiano per gli spogliatoi, gli uffici, i laboratori, oltre agli spazi per la produzione che verranno anch’essi aumentati. Il radicamento sul territorio e gli investimenti spesi qui danno una garanzia in più».

«Ritengo positivo l’impegno della Sammontana a procedere con notevoli investimenti sui siti dell’empolese – commenta il segretario Flai Cgil Firenze Francesco Baccanelli -. È un elemento che dà una garanzia concreta per il futuro degli stabilimenti. Per la partita salariale, la Rsu ha fatto un gran lavoro ed è riuscita a mantenere è riconfermare il modello di contrattazione di secondo livello, di questi tempi tutt’altro che scontato, con aumenti salariali in paga base uguali per tutti. Inoltre c’è stato un grande interesse e partecipazione per la costituzione del comitato referendario in vista dei cinque referendum che andremo a votare e per la sottoscrizione a favore del popolo di Gaza». I lavoratori hanno deciso infatti all’unanimità di devolvere un’ora di lavoro all’associazione Gaza fuorifuoco Palestina, per sostenere la ricostruzione nella Striscia.

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