A Latina si gioca il calcio solidale e anti sfruttamento con la ‘diritti in campo’

Mininni: “Diamo un calcio all’ingiustizia. Resteremo a lungo nell’Agro Pontino con il sindacato di strada”

Diamo un calcio al caporalato, allo sfruttamento, al lavoro povero. Si accendono nuovamente i riflettori sul campo di calcio del Centro sportivo Tecariba di Latina. Una squadra speciale, con ingaggi simbolici ma tanto valore aggiunto civile, sociale e culturale. Non sarà il mister orobico Gasperini, ma Antonio del Brocco, segreteria regionale della Flai Cgil, ce la mette tutta per far correre i ragazzi. Questa sera la partita si gioca con un avversario temibile, un gruppo di lavoratori provenienti da Costa D’Avorio, Nigeria, Senegal, Camerun, Mali. Maglietta rossa e scritta bianca per una squadra, maglietta bianca e scritta rossa per l’altra, divise di gioco destinate ad essere conservate, come ricordo di un calcio che davvero in questi casi è a misura d’uomo, e che cerca di contrastare in questo modo lo sfruttamento cui sono soggetti tanti lavoratori migranti, arrivati nel nostro paese in cerca di una vita migliore. Eppure senza il loro lavoro nei campi non avremmo frutta, verdura e ortaggi di prima qualità sulle nostre tavole. Edoardo Galeano e Osvaldo Soriano insegnano che il calcio è vita, e come succede nella vita si fanno incontri, si stringono amicizie, si abbattono le barriere. Se la tattica di gioco è quella della solidarietà, non ci sono vinti ma solo vincitori. E dopo la partita tutti a cena. “Giornate come queste dimostrano la normalità dello stare insieme, la voglia di partecipare, anche divertendoci, sentendoci un gruppo. L’inclusione si concretizza anche in questi momenti – spiega il segretario generale della Flai Cgil, Giovanni Mininni – occasioni che si affiancano alla quotidiana azione sindacale di tutela collettiva e individuale. Siamo in strada da due settimane nell’Agro Pontino e ci resteremo a lungo. Simbolicamente diciamo che da questo campo diamo un calcio alle ingiustizie e alle discriminazioni, anche rincorrendo un pallone. In quello che è lo sport più popolare del mondo, il gioco del calcio”.

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