Legge Bilancio. La lotta paga: part-time ciclici verso il riconoscimento dei contributi pieni

“Dopo anni di battaglie, fatte di vertenze legali messe in campo dalla Flai Cgil nazionale, insieme alle strutture territoriali, siamo ad un passo dal riconoscimento di un diritto fondamentale per le tante lavoratrici e lavoratori dell’industria alimentare”. Lo scrive la Flai nazionale in una nota, commentando quanto contenuto nella Legge di Bilancio, che dopo il via libera del Cdm, approda oggi in Parlamento.

“Abbiamo lavorato con determinazione, insieme alla Cgil, affinché tutti i lavoratori con contratto part-time verticale ciclico avessero il riconoscimento contributivo per i periodi di fermo, e quindi, la possibilità di andare in pensione nei giusti tempi. L’ampio contenzioso messo in campo e le conseguenti cause vinte contro l’Inps, rappresentano il lavoro, che a partire dagli alti numeri delle grandi aziende dell’alimentari, si è profuso sulle realtà di tutto il territorio con uno sforzo e una determinazione costanti delle nostre strutture che ha portato, finalmente, la politica a intervenire, dopo che anche la Corte Suprema riconosceva la discriminazione subita da questi lavoratori”.

“Il testo della Legge di Bilancio 2021 – prosegue la nota – approvato dal Consiglio dei Ministri prevede, infatti, il riconoscimento dell’anzianità contributiva per tutti quei lavoratori in part time ciclico verticale, che si vedranno riconoscere i contributi per le 52 settimane. La norma è retroattiva, pertanto, una volta approvata tutti gli interessati potranno chiederne l’applicazione. Aspettiamo l’approvazione definitiva ma sicuramente possiamo dire che la lotta ha pagato e finalmente vediamo riconosciuti diritti e tutele per tante lavoratrici e lavoratori”.

 

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