Fiorucci: confermati 200 esuberi, ma disponibilità a ridurre l’impatto sociale

Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, unitamente alla RSU, confermano lo stato di agitazione

Nella giornata di oggi, presso la sede di Unindustria Roma, le Segreterie nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, unitamente alla Rsu degli stabilimenti Fiorucci di Santa Palomba e Ugolotti di Parma, si sono incontrate con la Direzione aziendale del Gruppo per svolgere il primo incontro di esame congiunto a seguito della procedura di licenziamento collettivo avviata lo scorso 27 novembre.

L’azienda ha illustrato nel dettaglio il Piano Industriale per gli anni 2024-2029 finalizzato a invertire il trend negativo registrato nell’ultimo quinquennio, che ha determinato una contrazione dei volumi e del valore pari al 20% e all’8% a fronte di una perdita netta di circa 20 milioni di euro annui. Il Piano prevede, per lo stabilimento laziale, una serie di investimenti complessivi pari a 32 milioni di euro, distribuiti nel corso di sei anni.

A fronte dell’illustrazione del piano, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno chiesto innanzitutto il ritiro degli esuberi dichiarati e il ricorso agli ammortizzatori sociali, a cui affiancare possibili uscite volontarie. La Direzione aziendale, pur confermando oltre 200 esuberi, si è resa disponibile a individuare soluzioni volte a ridurre l’impatto sociale. Il tavolo è aggiornato al prossimo 11 dicembre.

Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, unitamente alla RSU, confermano lo stato di agitazione e programmeranno nei prossimi giorni le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori per aggiornarli sull’andamento della vertenza.

Articoli correlati

Dl flussi, Flai Cgil: “Uno specchietto per le allodole, con un approccio sbagliato, securitario e non inclusivo”

“Le misure varate dal Consiglio dei ministri sul caporalato, messe in relazione con il meccanismo dei flussi, rischiano di essere uno specchietto per le...

Servizio civile: Cgil e Flai, no a introduzione in agricoltura, Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo

“Lo Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo. Il lavoro agricolo deve essere riconosciuto e valorizzato, non ridotto a un’esperienza di servizio civile che...

Libano, Coinu, Flai Cgil: “La guerra non è mai una soluzione. E colpisce per primi i lavoratori”

“A due settimane dall’inizio dei bombardamenti, e la mattina successiva dell’occupazione di terra da parte dell’esercito israeliano, ancora non è chiara quale sia la...