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Roma, al via la Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità. Flai: Risultato straordinario

Roma, al via la Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità. Flai: Risultato straordinario

Questa mattina presso la Prefettura di Roma, alla presenza del Prefetto Giannini, è stato sottoscritto il Protocollo per la costituzione della Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità della Provincia di Roma.

«Si tratta di un risultato straordinario, al quale abbiamo lavorato da tempo, con tanta tenacia e convinzione: un risultato a favore delle lavoratrici e dei lavoratori e di un settore importante per la provincia di Roma e la Regione; un passo nell’applicazione di una legge importante come la 199/2016, che tanto può fare in termini di prevenzione e promozione di un lavoro dignitoso, sicuro, svolto nel rispetto dei contratti. L’agricoltura che produce qualità ed eccellenza non può essere afflitta dalle piaghe del caporalato e dello sfruttamento, elementi che rendono il nostro settore primario non competitivo bensì luogo di diritti negati». Lo dichiara Stefano Morea, segretario generale Flai Cgil Roma e Lazio, a margine della firma del protocollo.

«L’intensificarsi di fenomeni legati a sfruttamento, caporalato, compravendita di permessi di soggiorno nella nostra provincia, come emerge sempre di più anche dalle denunce della Flai Cgil e dai controlli e operazioni delle forze dell’ordine, sono elementi strutturali del settore agricolo. Per questo – prosegue il segretario generale della Flai Cgil Roma e Lazio – crediamo che le risposte debbano essere non solo emergenziali ma anche strutturali, a cominciare proprio dalla istituzione della Sezione, per affrontare nodi cruciali quali il trasporto, gli alloggi, la formazione e prevenzione. Le Sezioni territoriali rappresentano uno strumento fondamentale al reale contrasto al lavoro nero, allo sfruttamento e ai drammatici fenomeni di caporalato; nonché un importante mezzo di prevenzione dei suddetti fenomeni e luogo di corretto incrocio tra domanda e offerta di lavoro in un luogo pubblico».

«La Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità – conclude Morea – può rappresentare un’occasione non solo per i lavoratori del settore agricolo del nostro territorio ma anche per tutti/tutte coloro che da cittadini, consumatori, lavoratori, hanno a cuore i temi della legalità e del rispetto della dignità di chi lavora all’interno di un pezzo di una filiera alimentare importante».

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