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Veneto, rinnovato dopo 13 anni l’integrativo del contoterzismo. Flai: Ottimo lavoro contrattuale

Veneto, rinnovato dopo 13 anni l’integrativo del contoterzismo. Flai: Ottimo lavoro contrattuale

Si è giunti ieri alla firma del contratto integrativo per i dipendenti delle aziende agro-meccaniche in Veneto. Un contratto che da 13 anni non veniva rinnovato. Le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil esprimono “piena soddisfazione”, per essere riuscite a concludere il negoziato con un buon risultato dopo un percorso lungo e tortuoso.

«Nel corso degli ultimi anni, nonostante le difficoltà, il settore agro-meccanico è diventato sempre più centrale nelle attività di supporto al settore primario in Veneto – si legge in una nota della Flai Cgil Veneto – per cui la volontà che ha animato le organizzazioni sindacali e l’associazione Fimav (Federazione imprese di meccanizzazione agricola del Veneto, ndr) è stata quella di riallacciare relazioni sindacali forti e un confronto che deve far transitare lavoratori e le imprese oltre il traguardo dell’eccellenza e della più alta qualità del lavoro».

Il rinnovo del contratto integrativo regionale per i lavoratori e le imprese agro-meccaniche del Veneto vuole anche affrontare le sfide di carattere istituzionale con la Regione del Veneto, per migliorare il settore attraverso il riconoscimento di un vero e proprio albo.

«I punti salienti che caratterizzano questo rinnovo – si legge ancora nella nota della Flai Veneto – sono l’aumento del salario integrativo +8% dal 1° gennaio 2025, +8% dal 1° gennaio 2026, +8% dal 1° gennaio 2027, +8% dal 1° gennaio 2028. Inoltre, è stato introdotto un premio individuale per i lavoratori e lavoratrici Oti e Otd di importo pari 0,8% della Ral. In tema di orario di lavoro sono state normate banca ore e flessibilità. In ambito formazione, per chi ne fa richiesta, sono previsti ulteriori permessi pari a 60 ore per formazione continua. Ulteriori parti normative del contratto sottoscritto sono state riviste e ammodernate per renderle in sintonia con il Ccnl vigente e le norme che nel corso degli ultimi anni sono state introdotte».

«Questo contratto non veniva rinnovato da ben 13 anni – commenta il segretario generale della Flai Veneto Giosuè Mattei – e l’ultimo contratto firmato nel 2010 non venne sottoscritto dalla Flai perché conteneva punti riguardanti il mercato del lavoro che per noi risultavano irricevibili. Da allora, molte forme contrattuali precarie e poco tutelate, grazie alla lotta della nostra organizzazione, sono state superate, come per esempio il lavoro occasionale e sono state create le condizioni per avviare e concludere una trattativa unitaria con Fai e Uila abrogando tutte quelle norme contrattuali che non erano in sintonia con il Ccnl e con il contesto normativo attuale».

«Siamo convinti – chiosa Mattei – di aver fatto un ottimo lavoro contrattuale a beneficio di centinaia di lavoratori in Veneto, e di aver gettato le fondamenta per una nuova stagione di relazioni sindacali e contrattazione per affrontare le sfide sul doppio binario dell’innovazione e di maggiori diritti e tutele per i lavoratori e lavoratrici».

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