STOP GENOCIDIO

Modena, ennesimo incendio alla CRM Casa della Piada

Nello stabilimento si è sviluppato un grosso rogo all’impianto 41, adibito alla produzione delle piadine famose in tutto il mondo. Un altro episodio dopo quello di gennaio. Flai e Filt: “Prevenire il rischio incendi e mettere in sicurezza i lavoratori” 

Lunedì pomeriggio nello stabilimento di CRM Spa si è sviluppato un grosso incendio all’impianto 41, adibito alla produzione delle piadine famose in tutto il mondo. “L’ennesimo rogo – precisano in un comunicato stampa Rsu, Flai e Filt Cgil di Modena – Ricordiamo che solo a gennaio ce n’era stato un altro e come questo di grosse proporzioni. Solo grazie all’intervento tempestivo dei mezzi di soccorso l’incendio è stato domato e circoscritto e nessun lavoratore ha riportato conseguenze”.

“Auspicavamo che dopo l’incendio avvenuto all’impianto 37 (andato completamente distrutto) la CRM Spa Casa della Piada – sottolineano i sindacati – avesse messo in campo sistemi di sicurezza volti non solo a garantire l’incolumità dei lavoratori e dell’abitato circostante, ma anche di protezione degli impianti e delle strutture. Ma così non è stato”.
Non si conoscono ancora le cause del rogo né la portata dei danni, quel che è certo è che le lavoratrici e i lavoratori di CRM Spa e di Appennino Servizi, che operano in appalto sul sito industriale, sono veramente preoccupati e stanchi: “Dopo l’incendio di Gennaio scorso, tutto il personale ha lavorato duramente per cercare di mantenere i livelli di produzione anche con un impianto in meno e solo da un paio di mesi la situazione era tornata alla normalità, rallentando i ritmi e i carichi di lavoro, si stava progettando il futuro. Ora regna l’incertezza su cosa ci aspetterà, e lo sconforto di doversi nuovamente far carico dei disagi che questo fermo produrrà (è ripresa la produzione solo su due impianti)”.

La Flai Cgil e la Filt Cgil di Modena assieme alle Rsu, a nome di tutte le lavoratrici e lavoratori di CRM Spa e di Appennino Servizi chiedono alla Direzione aziendale un intervento sostanziale e immediato sulla sicurezza degli impianti per contrastare definitivamente il rischio incendi e di mettere in campo tutte le misure affinché questa ennesima ridotta capacità produttiva non crei conseguenze sul piano occupazione e della qualità del lavoro.

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