L’orto di Cuba, crescono i frutti dell’amicizia fra la Flai e l’isola perseguitata dal bloqueo. Ciao Aldo Garzia, noi ti salutiamo così

Non basta il pollice verde, ci vuole il cuore che batte dalla parte giusta per fare crescere un orto così rigoglioso. Istantanee da L’Avana, dove il campo progettato dalla Flai Cgil all’interno della struttura “Benjamín Moreno”, centro medico psicopedagogico altamente specializzato, cresce bello florido. Complice il clima mite, le colture si sono sviluppate rapidamente, fino a far somigliare l’appezzamento di terreno a una sorta di giardino incantato. Coltivare, prendersi cura della terra, non solo ha una funzione terapeutica per i pazienti del centro ma permette loro anche di mangiarne i frutti. Di fronte alla follia di un bloqueo che dura da più di mezzo secolo, riuscire a essere indipendenti è una necessità per il paese socialista. E il sostegno di chi, come la Flai Cgil, ha avviato un saldo rapporto di cooperazione con l’isola caraibica aiuta a sopportare meglio gli effetti di un embargo che ha come unico obiettivo quello di soffocare l’economia di Cuba. Joe Biden non ha allentato la morsa, l’attuale presidente degli Usa si sta comportando come il suo predecessore Donald Trump. Così a Natale un container con venti tonnellate di riso e legumi è partito da Livorno per raggiungere il porto di Mariel, una traversata di migliaia di chilometri per portare un aiuto concreto a un popolo che anche durante la pandemia ha studiato e messo a disposizione di tutti vaccini efficaci. Come dimenticare i trentotto medici della brigata “Henry Reeve”, atterrati all’aeroporto di Torino per aiutare l’Italia nella sua battaglia contro il Covid-19 quando c’erano tanti morti e non esisteva il vaccino? Il rapporto della Flai con Cuba dura da più di dieci anni, un legame affettivo stabile, che resiste nella tempesta di un mondo globalizzato a senso unico. Un rapporto di scambio, di “unidad y compromiso”, con il Sntiap, gemello cubano del sindacato dell’agroindustria, che porta ad azioni concrete di sostegno, per fare la cosa giusta. Oggi ci lascia un giornalista, intellettuale, saggista, scrittore, esperto e amico di Cuba, Aldo Garzia. Ciao Aldo, questo orto è anche per te

Articoli correlati

Ccnl industria alimentare, rinnovo del primo marzo approvato da oltre il 99% dei lavoratori

“Il 99,6% delle lavoratrici e dei lavoratori dell’industria alimentare ha approvato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL del settore sottoscritta, lo scorso...

Piazze piene sotto la pioggia nella Festa del Lavoro  

Si lotta anche firmando. Oggi noi non siamo una Repubblica fondata sul lavoro, ma una società fondata sullo sfruttamento e sulla precarietà, ricorda la...

Flai con Giordano Vini, Primo Maggio amaro e di lotta

Annunciati la chiusura del teleselling nel cuneese e il trasferimento delle produzioni nel veronese, a 400 km. La decisione lascia senza lavoro 24 persone “E’ un Primo...