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2010

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Rivolta di Rosarno

La rivolta, scaturita da due aggressioni a migranti, porta alla luce lo sfruttamento lavorativo e le pessime condizioni di vita dei lavoratori stagionali nella Piana di Gioia Tauro.  Migliaia di persone vivono in insediamenti informali, tendopoli e fabbriche abbandonate, senza servizi igienici, acqua corrente, o accesso all’assistenza sanitaria.

I migranti sono impiegati come braccianti agricoli, sfruttati, con bassissimi salari e contratti precari o inesistenti. La presenza di così tanti migranti in condizioni di disagio sociale è causa tensioni con la comunità locale.

FLAI CGIL e FILLEA CGIL organizzano la Campagna “STOP CAPORALATO” che denuncia le condizioni di lavoro di sfruttamento dei lavoratori migranti, agricoli ed edili.