Sciopero nazionale, mai più morti sul lavoro

Dopo la strage operaia di Firenze Flai in piazza con l’Italia che dice no al lavoro che uccide

Basta parlare di cordoglio, è il momento che il governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro. Oggi c’è lo sciopero nazionale (ultime due ore di turno) degli edili e dei metalmeccanici di Cgil e Uil, anche la Flai, con le sue bandiere si unisce al dolore per le vittime e a un grido di allarme inascoltato da troppo tempo. Nelle piazze di decine e decine di città ci sono manifestazioni e presidi di protesta (tutte le info su www.collettiva.it). A Firenze, alle 16.30 in via Mariti davanti al cantiere Esselunga, arrivano fra gli altri Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Dopo cinque giorni di ricerche, ieri anche l’ultima vittima ancora seppellita dalle macerie, l’operaio marocchino Bouzeki Rachimi, è stata individuata poco dopo le 20 in quel che resta del cantiere Esselunga. L’effetto di un terremoto o di un bombardamento, il filmato di una telecamera comunale di sicurezza ha fatto capire l’entità del crollo del centro commerciale in costruzione e della strage operaia. L’ennesima, ogni singola tragedia è la tragedia di tutte e di tutti, indegna di un paese civile.

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