Liberare il lavoro. Mininni al Fondo Nappo: oggi questo territorio sorride

 
“Una lotta di civiltà contro la camorra, la mafia”, il segretario generale della Flai Giovanni Mininni non ha dubbi. “Quando decidi da che parte stare avverti la necessità di farlo con azioni concrete”. Flai Cgil, Alpaa, Libera, don Tonino Palmese di Pol.i.s., l’assessore regionale e il sindaco si sono dati appuntamento a Scafati, nel salernitano, nel fondo agricolo Nicola Nappo, per ‘liberare il lavoro’. Per non dimenticare una vittima innocente della mafia, un ragazzo, Nicola, barbaramente ucciso nel 2009 a Poggiomarino di cui il fondo porta il nome. Per dire che i beni sottratti alla collettività con affari illeciti, omicidi, racket, possono essere confiscati e restituiti per dare lavoro, per dare risposta ai bisogni. “Il controllo del territorio, delle attività produttive da parte della mafia, della camorra, dei prepotenti, lo combatti non solo con gli arresti, ma se togli loro gli spazi fisici che hanno occupato. Questo territorio oggi sorride, è diventato bello. I cittadini di Scafati vengono per fare iniziative, musica, cento ortolani fanno qui il proprio orto”.

Articoli correlati

Siamo uomini o caporali? Stop a un sistema che sfrutta e uccide

Un caporale non è un uomo, perché la pietà gli è rimasta in tasca. Per soldi chiude gli occhi alle pur minime esigenze dei...

Caporalato, il 6 luglio manifestazione nazionale a Latina

Il 6 luglio la Cgil, assieme alle associazioni della società civile, sarà nuovamente in piazza a Latina per una grande manifestazione nazionale contro il...

Sfruttamento e caporalato, Mininni al governo: “Le leggi ci sono, applichiamole”

“Gli annunci che abbiamo ascoltato, anche in passato, quando sono accadute tragedie come quella di Satnam Singh, di interventi risolutivi su questa autentica piaga...