Lavoro. Salute e sicurezza al centro della ricerca di Flai Cgil e Fondazione Di Vittorio  

Nel corso dell’assemblea di organizzazione della Flai Cgil nazionale è stata presentata una ricerca su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, curata dalla Flai insieme alla Fondazione Di Vittorio. “Non è sufficiente – osserva il sindacato – avere un chiaro assetto legislativo e dei Contratti collettivi avanzati dal punto di vista normativo, come la conquista fatta nei CCNL di trasformazione alimentare sulla comunità di sito, per porre fine agli infortuni mortali e ridurre l’emergenza delle malattie professionali. Quello che serve è sopratutto un radicamento diffuso della ‘cultura della sicurezza e della prevenzione’ da parte di tutti i soggetti impegnati sul tema, che può portare a dei risultati reali solo con un impegno collettivo, costante e coordinato, fondato su un approccio partecipativo capace di coinvolgere tutta la rete. 

Questa ricerca nasce da una scelta della FLAI di partire da sé, dall’osservazione dei settori rappresentati, dalle differenziazioni nella rappresentanza e quindi dalle differenti tutele delle lavoratrici e dei lavoratori sia che siano essi dipendenti di grandi industrie di trasformazione alimentare, o di piccole aziende artigiane, sia che siano operai o impiegati agricoli a tempo determinato e non, dipendenti forestali o dei servizi all’agricoltura”. Lo studio presentato si concentra sulla rappresentanza sindacale  nella tutela della salute nei diversi contesti della categoria: aziende, territori e filiere dell’agroindustria. E’ stato realizzato attraverso tre focus su realtà produttive e aree diverse del paese: la Parmalat di Collecchio, la Princes di Foggia, e esperienze in agricoltura e nell’artigianato in Veneto. Nel primo caso si indaga il tema della comunità di sito e del coordinamento degli Rls, nel secondo quello della rappresentanza al livello aziendale e di filiera, l’esperienza dell’Rlst, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale in agricoltura e nell’artigianato. Tra le criticità emerse la forte frammentazione aziendale e del lavoro, la piaga del caporalato e dell’illegalità, le condizioni di lavoro dure e le mansioni usuranti. Alcuni possibili ambiti di intervento sindacale sono stati individuati nel rafforzamento del coordinamento delle rappresentanze, tra RLS/RUS/RSA di diverse aziende e settori, in cui coinvolgere anche i servizi della camere del lavoro; nello sviluppo di coordinamenti di sito, distretto e filiera e inter-categoriale; nella valorizzazione e diffusione dell’esperienza del sindacalismo di strada, fondamentale per raggiungere e tutelare i lavoratori. La prevenzione viene interpretata come processo inclusivo.

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