Infortunio mortale. Gualerzi, ancora un morto sul lavoro, salute e sicurezza trascurate

“Questa mattina a San Daniele (Udine) si è verificato un infortunio mortale presso il prosciuttificio Principe. È morto un giovanissimo lavoratore di soli 24 anni. Si tratta dell’ennesima morte sul lavoro, che si aggiunge alla strage quotidiana e silenziosa. In attesa di conoscere la dinamica dell’incidente, siamo vicini ai familiari e ai compagni di lavoro di Alessandro. In queste ore vogliamo, però, denunciare con forza che la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro seguita a essere un elemento tanto cruciale quanto trascurato, mentre un lavoro sicuro deve essere una priorità: non si può morire di lavoro nel 2020. Nei luoghi di lavoro, lo dobbiamo dire chiaramente, non si muore per caso o per una tragica fatalità; si muore perché non ci sono corretti controlli, adeguata formazione e prevenzione, e perché manca una reale ed efficace valutazione dei rischi, che ogni azienda e datore di lavoro devono fare e assicurare, così come previsto dalla legge (TU 81/2008)”. Lo dichiara Ivano Gualerzi, Segretario nazionale Flai Cgil.

“Formazione e prevenzione servono in ogni luogo di lavoro e tanto più ci sono lavorazioni che espongono a pericoli tanto più accurata deve essere la valutazione del rischio, al fine, se non di annullare, almeno di attenuare e mitigare le conseguenze degli incidenti possibili. In Italia così non è perché altrimenti non conteremmo nel 2019 circa 1000 morti sul lavoro. Sono numeri da guerra a cui non intendiamo rassegnarci. Sulla sicurezza non si può risparmiare e non si possono intimidire quegli RLS che sempre più spesso svolgono con fatica e difficoltà il proprio ruolo”.

Articoli correlati

Contro il decreto sicurezza, per la democrazia e la libertà 

In migliaia in presidio davanti al Senato a Roma e sotto le prefetture di molte città italiane per contrastare il ddl sicurezza, un provvedimento...

G7 Agricoltura, Mininni: Abbiamo buone norme su caporalato, ma mancano controlli

«Si è parlato molto di “orgoglio italiano”. E allora ricordo che siamo il Paese europeo con la normativa più avanzata contro il caporalato, conquistata...

A Verona il convegno Flai sul caporalato. Mininni: Anche nel ricco Veneto il fenomeno dilaga

«Il Veneto non ha una agricoltura povera, pensiamo alla produzione del Prosecco. Ciò nonostante, anche secondo le stime del nostro Osservatorio Placido Rizzotto, parliamo...