“Save Gaza”, il 15 giugno la marcia da Marzabotto a Monte Sole per fermare il governo di Israele

“Save Gaza”, il 15 giugno la marcia da Marzabotto a Monte Sole per fermare il governo di Israele


Una marcia, da Marzabotto a Monte Sole. Per la Palestina, per la pace. È il programma della mobilitazione nazionale “Save Gaza – Fermate il Governo di Israele”, in programma il 15 giugno. La marcia partirà alle ore 11 da Marzabotto, mentre la manifestazione inizierà alle ore 14 da Monte Sole. La Flai nazionale parteciperà con una delegazione.

Qui tutte le info e il vademecum per partecipare. Di seguito, l’Appello lanciato dal Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto.


APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE, SALVIAMO GAZA E LA POPOLAZIONE PALESTINESE!

Da Monte Sole-Marzabotto la tragedia di Gaza assume in pieno il volto dei bambini uccisi a migliaia nelle case, nelle tende, nelle strade, negli ospedali della Striscia.

Israele va fermato. La violenza va fermata. Non è più possibile assistere silenti alla spirale di violenza e di violazioni del diritto internazionale che da decenni si stanno ripetendo. Ciò che è successo dal 7 ottobre 2023, non è altro che l’ultimo atto di una storia intrisa di violazioni e di ingiustizie che ci coinvolge tutte e tutti. Insieme, tutte e tutti, dobbiamo dire basta. Avere il coraggio e l’onestà di condannare l’ attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, come di condannare la risposta d’Israele, che ha superato ogni limite ed ogni regola del diritto di difesa. Nonostante il rischio di violazione della Convenzione contro il genocidio, già denunciata dalla Corte Internazionale di Giustizia, l’esercito israeliano prosegue senza sosta incursioni e bombardamenti sulla popolazione civile, a cui, inoltre, sono negati cibo, acqua, cure mediche e protezione. La ferocia implacabile e la volontà di espellere la popolazione palestinese dalla Striscia, dopo averla rinchiusa in quel lembo di terra, si è estesa nelle città, nei campi profughi e nei villaggi della Cisgiordania, con continue azioni dell’esercito e dei coloni, assumendo, a tutti gli effetti, le caratteristiche, della pulizia etnica, vero e proprio crimine contro l’umanità, contro ogni norma, risoluzione e convenzione internazionale. E c’è una comunità internazionale lontana, inattiva, tollerante e silenziosa, capace solo di timide dichiarazioni, resa straordinariamente lenta e prudente nell’agire da opposti interessi, opportunismi, ambiguità, celati e malcelati disegni egemonici. Mentre gli stati ed i governi democratici hanno il dovere di fermare le violazioni del diritto internazionale e di proteggere la popolazione civile, con tutti i mezzi politici, diplomatici ed economici a sua disposizione.

Per questo chiediamo al Governo italiano e alle Istituzioni Europee di:
• sospendere la cooperazione militare e l’Accordo di Associazione UE-Israele, sino a quando non siano cessate le violazioni dei diritti umani e dell’occupazione;
• ripristinare il sostegno all’UNRWA per l’assistenza ai profughi palestinesi;
• l’immediato riconoscimento dello stato di Palestina;
• chiedere la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Azioni oggi necessarie per:
• porre fine ad ogni tipo di violenza, a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele;
ottenere l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza;
• la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri;
• garantire assistenza alla popolazione civile palestinese;
• fermare la deportazione della popolazione palestinese e il piano di invasione di Gaza.

Da Marzabotto, da Monte Sole chiediamo di unirsi a noi in questo appello a tutte le persone e a tutte le organizzazioni che come noi sentono il dovere di fare tutto ciò che è in nostro potere per salvare vite, salvare civili, salvare bambini innocenti, salvare la pace e la convivenza tra palestinesi ed israeliani.

Non possiamo convocarla da soli, possiamo però metterci a disposizione per un grande incontro di tutte le organizzazioni qui a Monte Sole per prepararla.

Quando avvennero le stragi qui nessuno poteva immaginarsi cosa stesse succedendo. È nostra precisa responsabilità oggi che sappiamo, fare tutto quel che possiamo per fermare lo sterminio di una popolazione innocente, proprio come i civili inermi che abitavano a Monte Sole 80 fa.

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