Flai Cgil nelle piazza del paese per dire: adesso basta

Protestare contro una legge Finanziaria sbagliata che non dà risposte al mondo del lavoro, penalizza le pensioni, non tutela la sanità e la scuola pubblica, scippa il futuro ai giovani. Otto ore di sciopero generale, manifestazioni in 58 città – ma il dato è in crescita – oltre 100 presìdi in tutto il paese. Ai numeri della mobilitazione proclamata da Cgil e Uil, che inizierà venerdì 17 novembre, vanno aggiunte le centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro. Dalla Sicilia al Piemonte, con la Flai Cgil in prima linea non c’è stato giorno senza incontri nelle fabbrica, iniziative nei consorzi di bonifica, appuntamenti nelle aziende agricole per coinvolgere il maggior numero di lavoratrici e lavoratori in una protesta generalizzata che ha l’obbiettivo di riportare al centro il lavoro sempre più povero, precario, insicuro. Adesso basta, cambiare si può.  

Articoli correlati

Giornata mondiale dei diritti umani, Mininni: “L’impegno per la pace è nel nostro dna. Fermiamo questa folle corsa agli armamenti”

“È nostro dovere alzare la voce anche contro l'indifferenza. Come organizzazione sindacale, non vogliamo e possiamo girarci dall'altra parte”

Contro caporalato e sfruttamento, al via in Sicilia il sindacato di strada della Flai Cgil

Sindacalisti e attivisti saranno impegnati sin dalle prime ore del mattino per incontrare lavoratori e lavoratrici delle campagne, ascoltarli e informarli dei propri diritti. Evento conclusivo il 13 dicembre a Catania col segretario generale Giovanni Mininni

Le aree interne viste da Metes: cambiare il modello di sviluppo 

Ad Arco de’ Ginnasi docenti universitari e specialisti del settore per presentare il nuovo numero della rivista AE La crisi e il progressivo spopolamento delle aree...