STOP GENOCIDIO

Flai a Torino con l’Alleanza clima lavoro

La giusta transizione ambientale e sociale è una sfida cui non ci può sottrarre, con l’obiettivo di un nuovo modello di sviluppo fondato sul lavoro, i diritti e la sostenibilità. Una direzione di marcia che sia capace di coniugare la lotta al cambiamento climatico con la buona occupazione, e la decarbonizzazione dell’economia con la qualità delle produzioni e dei consumi. Anche la Flai Cgil è a Torino per la due giorni del convegno ‘mobilità sostenibile al lavoro’, insieme a Sbilanciamoci!, Fiom Cgil, Cgil Piemonte, Kyoto club, Motus-E, Legambiente, Wwf, Greenpeace, Filt Cgil, i giovani di Fridays for future. Nell’ex tempio dell’automobile, Giovanni Mininni interviene con parole chiare: “Se da un lato l’urgenza di conseguire gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile è la constatazione del fallimento dell’attuale modello produttivo, dall’altro siamo a una delle ultime chiamate che abbiamo a disposizione per far sì che un altro mondo sia davvero possibile”. Il segretario generale della Flai spiega come il cambiamento climatico abbia avuto un impatto significativo sul settore agricolo, “con conseguenze dirette sulla produzione e l’occupazione. Solo per fare un esempio, la siccità dello scorso anno è costata al nostro paese circa 13 miliardi di euro, di cui 6 di mancata produzione agricola. E gli eventi climatici estremi come avvenuto in maggio in Emilia Romagna, hanno messo in ginocchio intere filiere produttive. Ogni evento climatico estremo porta come risultato l’urgenza di attuare una politica di programmazione volta a preservare e tutelare il nostro territorio, recuperando quel sentimento di bene comune che è andato via via scolorendosi nel corso dei decenni, e che ha causato il progressivo disinteresse verso la tutela dell’ambiente”. Non esistono produzioni buone se non sono ‘giuste’, ricorda in ogni occasione la Flai, assicurando diritti e tutele di lavoratrici e lavoratori e rispetto di un ambiente le cui ferite odierne devono essere rimarginate al più presto, per lasciare un pianeta ancora integro ai nostri figli e ai nostri nipoti.  

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