“Dal governo solo bugie”, a Roma sit-in contro il decreto Cutro

Già averlo chiamato ‘decreto Cutro’ è una bassezza, perché la croce che ricorda i cento migranti morti a pochi metri dalla spiaggia calabrese pesa come un macigno su questo governo. E nelle pieghe del contestassimo provvedimento in discussione in Parlamento, arrivano le parole altrettanto orribili di Francesco Lollobrigida. Il ministro meloniano dell’agricoltura parla testualmente di “sostituzione etnica”. Risponde un presidio animato da centinaia di attivisti e immigrati, che  manifestano a due passi da piazza Venezia per dire “no alle menzogne di uno Stato razzista”. C’è un’altra Italia che oggi riempie le piazze delle città, per cambiare le leggi sull’immigrazione, a partire dalla Bossi-Fini. “L’unica parola che posso usare sul ‘decreto Cutro’ è che sia una legge criminale – dice padre Alex Zanotelli – la violazione stessa dei principi di umanità”. “Il governo dice solo bugie sull’immigrazione, sulla protezione speciale, sui rimpatri”, spiegano i rappresentanti delle associazioni presenti, fra le tante Arci, Libera, Un Ponte per, Emergency e naturalmente la Cgil. Manifestano con il Tavolo asilo e immigrazione don Luigi Ciotti, parlamentari ed esponenti politici delle forze di opposizione al governo, fra cui Elly Schlein, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: “Vergognoso usare la tragedia di Cutro per introdurre ulteriori leggi sbagliate”. Ci sono anche le Ong che salvano i migranti in mare aperto, che questo governo vuole ridurre all’impotenza. Dietro lo striscione ‘Apriti mare e lasciali passare” ci sono i migranti, quelli che vivono in Calabria, in Puglia, e che lavorano nei campi per un pugno di euro raccogliendo la frutta e la verdura che troviamo sulle nostre tavole. Non poteva mancare la bandiera rossa della Flai Cgil, accanto all’arcobaleno della pace simbolo dell’Arci e la bandiera dei migranti curdi.

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