Contro la secessione dei ricchi, per la Costituzione

Una controriforma che spacca il Paese, aumentando disuguaglianze e divari territoriali. Senza minimamente affrontare la crisi sociale che stiamo attraversando. È l’Autonomia differenziata su cui sta spingendo il governo Meloni, arrivata ora alla Camera nella forma di un disegno di legge che raccoglie le modalità con cui le Regioni potranno chiedere e ottenere di occuparsi direttamente di alcune delle materie su cui ad oggi la competenza è dello Stato centrale.

Contro questo progetto che prende di mira lavoratori e fasce popolari, indebolendo ulteriormente il nostro welfare universalistico, siamo tornati oggi in piazza. Di fronte a Montecitorio, insieme ai compagni della Cgil, all’Udu, all’Anpi, a Sbilanciamoci, ad associazioni e forze politiche, abbiamo ribadito che siamo pronti ad usare tutti gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione per portare avanti questa battaglia. Per difendere la coesione sociale e i valori della nostra Costituzione.

Proprio ieri alla Camera, mentre si discuteva il ddl Calderoli, andava in scena l’ennesima pagina politica vergognosa di questo Paese. Prima la rissa tra deputati e poi la riproposizione di gesti che evocano una simbologia smantellata dalla Resistenza, ma ahimè ancora in voga tra chi dei valori democratici repubblicani gradirebbe molto fare a meno. Uno spettacolo indegno, durante il dibattito su una misura altrettanto indegna. Verso la quale, oggi, abbiamo voluto di nuovo ribadire tutta la nostra pacifica contrarietà.

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