Ancora in piazza, ‘Adesso basta!’

Ancora una volta la Flai è in piazza, ancora in sciopero. Quinto giorno di mobilitazione per Cgil e Uil. A incrociare le braccia sono le lavoratrici e i lavoratori di Campania, Calabria, Basilicata e Puglia, i più penalizzati da una manovra economica che premia chi ha di più e punisce chi ha di meno. Il governo non sente le proteste del lavoro, non parla con i sindacati, non vede che sempre più italiane e italiani sono poveri anche lavorando, come le tre scimmiette della tradizione popolare giapponese. Negli ultimi venti anni il lavoro è stato fatto a pezzi, con un abbassamento dei salari, con l’aumento della precarietà, con le difficoltà mai risolte per l’occupazione giovanile e femminile, senza parlare dei ritardi insopportabili sul rinnovo dei contratti. Adesso basta, la parola d’ordine è la stessa, con le ragioni e le esigenze del mondo del lavoro, delle famiglie, dei giovani e dei pensionati. Generazioni unite da un disagio sociale che investe tutta la penisola e in particolare il Mezzogiorno con gli alti tassi di disoccupazione, la mancanza di investimenti e di una concreta prospettiva industriale che i ritardi sui progetti del Pnrr non aiutano affatto. Lo sciopero non è la fine, ma l’inizio della mobilitazione contro una manovra e un governo completamente sordo alle esigenze del paese. 

Articoli correlati

Più occupati, meno imprese. Come cambia l’industria alimentare italiana

Il nuovo bollettino della Fondazione Metes si focalizza sui numeri relativi alla produzione di cibo, bevande e tabacco, elaborando dati di Inps e Istat

Il sindacalista fotografo Davide Torbidi: Racconto il Fondo in cui Nicola Nappo è ancora vivo

Da sempre appassionato di scatti che denunciano le ingiustizie sociali, tra gli organizzatori del Festival della fotografia etica, l’ex segretario Flai di Lodi ha dedicato un reportage al progetto di agricoltura e antimafia sociale realizzato a Scafati in un terreno confiscato alla camorra

Mininni all’assemblea generale del Veneto: Mobilitiamoci per i referendum

«Con lo stesso impegno che mettiamo nel contrasto a lavoro nero, sfruttamento e caporalato, chiameremo alla mobilitazione lavoratrici e lavoratori perché la campagna referendaria porti la maggioranza degli italiani al voto» ha dichiarato dal palco il segretario generale della Flai Cgil