STOP GENOCIDIO

Adesso Basta! Di lavoro si deve vivere, non morire

Sicurezza sul lavoro e rappresentanza, a Firenze l’assemblea nazionale Rls e Rsu di Cgil e Uil. L’11 aprile sciopero per la sicurezza e il 20 manifestazione nazionale

“Nessun profitto può valere una vita”. Coperte da applausi che sembrano un boato, le frasi delle delegate e dei delegati della Cgil e della Uil, arrivati da tutta Italia, echeggiano nei vasti spazi della Stazione Leopolda di Firenze. ‘Adesso Basta’, risponde la platea, compatta, perché si continua a morire ogni giorno e non cambia nulla. Quando Rkia Artoum della Flai Cgil, addetta in Avicoop, cooperativa agricola di Cesena del gruppo Amadori, denuncia una mancanza di rappresentanti nelle piccole aziende, fatto che indebolisce sia sul fronte della sicurezza che su quello contrattuale le condizioni di lavoro, arrivano battimani scroscianti dei 1700 presenti. Dalla Leopolda parte un messaggio chiaro: non si può più andare avanti così, dobbiamo costruire un futuro diverso, che investa alle radici il nostro modo di produrre, il nostro sistema economico, non basta qualche provvedimento sparso. Perché anche nel corso di questa giornata sarà rispettata l’agghiacciante media quotidiana di tre omicidi bianchi, due geometri e un operaio edile, in un cantiere della Valtellina, in un cantiere della Galleria del Brennero, e sempre in un cantiere a Genova Pegli. Non si può andare a lavoro come fosse una guerra. Una rabbia costruttiva, per dare un segnale al governo e al Parlamento, perché le lavoratrici e i lavoratori che mandano avanti il paese non ne possono più, esigono sicurezza sul lavoro, non è possibile uscire la mattina non sapendo se la sera si tornerà a casa. Poi dignità, non si può essere poveri anche lavorando, e essere gli unici insieme ai pensionati a pagare fino all’ultimo euro di tasse. Ed essere sempre più privati di diritti e tutele perché ancora manca una legge sulla rappresentanza che cancelli i minuscoli sindacati compiacenti e i contratti pirata. “L’11 aprile faremo quattro ore di sciopero generale per la sicurezza, raddoppiate per gli edili – annunciano i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri – poi il 20 aprile a Roma ci sarà una grande manifestazione nazionale. Vogliamo dare un segnale al governo e al Parlamento: i lavoratori che mandano avanti questo Paese si sono rotti le scatole, c’è bisogno di un cambiare rotta subito”. Sicurezza sul lavoro e rappresentanza sono i due temi centrali di una giornata di lotta. Chiude Landini rivolgendosi alla platea: “Se non la facciamo noi insieme questa battaglia civile per il cambiamento, non c’è qualcuno che la farà per noi. Non dobbiamo delegare nessuno, ognuno faccia la sua parte”. Va sostituito al silenzio della morte il rumore della vita.

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