A Verona il convegno Flai sul caporalato. Mininni: Anche nel ricco Veneto il fenomeno dilaga

«Il Veneto non ha una agricoltura povera, pensiamo alla produzione del Prosecco. Ciò nonostante, anche secondo le stime del nostro Osservatorio Placido Rizzotto, parliamo di una regione dove il caporalato dilaga. Questo fenomeno è solo un anello dello sfruttamento in agricoltura, in cui restano intrappolate le persone. È un fatto “strutturale”, un fatto “economico”. Talvolta il valore dei prodotti agricoli viene trattenuto in gran parte a monte, ad esempio dalle multinazionali delle sementi, ed a valle, dalla grande distribuzione e dall’industria di trasformazione. Dunque ai produttori agricoli resta poco. Ma in altri casi, come quello che abbiamo citato, dove ci sono produzioni ad alto valore aggiunto, non è così. E comunque, in entrambe le circostanze, le aziende agricole non possono mai e poi mai usare alibi per scaricare su lavoratrici e lavoratori il costo della competizione sui mercati. Le imprese agricole hanno le loro responsabilità, che devono riconoscere». Lo ha ribadito oggi Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil, dal palco del Teatro Modus di Verona.

Il Teatro è stata l’arena del confronto pubblico “Caporalato: Veneto laboratorio dello sfruttamento. Dalle nuove forme di reclutamento alle possibili soluzioni“. Un evento organizzato dalla Flai Cgil, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del sindacato, dell’Inps, dell’Ispettorato del lavoro e dell’Università. L’iniziativa si è tenuta nell’ambito della campagna Diritti in campo della Flai Cgil, che ha visto arrivare a Verona sindacalisti e attivisti da tutta Italia per partecipare alle attività di sindacato di strada nelle campagne della zona.

Ad introdurre il dibattito, la segretaria generale della Flai Cgil Verona Mariapia Mazzasette. A seguire sono intervenuti: Sabrina Gaeta, direttrice Ispettorato interregionale del lavoro; Silvana Fanelli, segretaria regionale Cgil Veneto; Laura Calafà, docente di Diritto del lavoro dell’Università di Verona; Luciano Esposito della Direzione regionale Inps. L’incontro è stato moderato da Luca Fiorin. Il segretario Mininni ha poi curato le conclusioni dell’evento.

Dopo il convegno, è andato in scena lo spettacolo teatrale “Sottosuolo. Caporalato e diritti negati”, un monologo che dà voce alle storie di chi vive e lavora in condizioni di sfruttamento. Un’occasione per conoscere una realtà spesso nascosta e per riflettere su come possiamo tutti contribuire a contrastare il caporalato e costruire una società più giusta.

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