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Viterbo, salta la trattativa sul premio di produzione per i lavoratori agricoli. Flai: Grande scorrettezza, sciopero il 16 maggio

Si tratterebbe del primo sciopero della storia in quella provincia. Massimiliano Venanzi, Flai Viterbo: «Confagricoltura alzandosi dal tavolo ha compiuto uno sgarbo gravissimo»

Uno sgarbo inaccettabile che merita una risposta netta. Così le tre sigle sindacali provinciali, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, hanno definito la mossa di Confagricoltura Viterbo, che dopo aver sottoscritto il Contratto provinciale di lavoro agricolo (Cpl) ha deciso in modo unilaterale di disattenderne una parte. Quella in cui sindacati e datoriali si impegnano a discutere i criteri di erogazione di un premio di produzione per i lavoratori agricoli. Per questo è già stata fissata una data, il 16 maggio, in cui si terrà uno sciopero generale dei braccianti della Tuscia, il primo della storia per quel territorio. Una data che può sembrare lontana, ma giustificata dalla ripresa delle produzioni agricole della zona che si sviluppa durante la primavera. Mentre il 3 maggio, a Viterbo, è prevista una manifestazione di protesta.

Il nuovo Cpl, sottoscritto lo scorso 2 dicembre, è già operativo, ha previsto un aumento della retribuzione del 6,2% e introduce un bonus per i dipendenti legato al raggiungimento di alcuni obiettivi da erogare alla data del primo marzo, pari all’1% della retribuzione. «Le parti – si legge nel contratto – si impegnano entro il 15 febbraio 2025 ad esplicitare i criteri per la determinazione del premio». Per questo motivo, chiarisce il segretario organizzativo di Flai Cgil Viterbo, Massimiliano Venanzi, «si era aperto un percorso tra sindacati e associazioni datoriali per individuare questi criteri, ma al terzo incontro Confagricoltura si è alzata dal tavolo, senza voler rispettare quanto sottoscritto in precedenza, in quanto considerato una concessione troppo esosa a carico delle aziende».

«Quello di Confragricoltura è un atteggiamento di grande scorrettezza, uno sgarbo gravissimo», dice ancora Venanzi. «Siamo disposti ad una riapertura del confronto – aggiunge il segretario generale della Flai Viterbo, Marco Nati -, restiamo in attesa di un riscontro di Confagricoltura. Nel frattempo, però, proseguiremo con le nostre iniziative per far rispettare il contratto, rispetto al quale non si torna indietro».

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