Veneto, la Flai si mobilita in vista dei referendum

All’ordine del giorno dell’Assemblea generale regionale fissata il 30 gennaio a Padova, la sfida della prossima stagione referendaria. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale Giovanni Mininni

Il 30 gennaio prossimo a Padova la Flai Cgil del Veneto radunerà gruppo dirigente, delegati e delegate per fare il punto sulla situazione politico-sindacale generale e sui temi della categoria, e per lanciare la mobilitazione per la campagna referendaria che culminerà con la chiamata alle urne sui 4 quesiti lanciati dalla Cgil e su quello sulla cittadinanza promosso dalla società civile. All’Assemblea generale, che si svolgerà contestualmente all’Assemblea delle assembnlee, interverrà la segretaria generale Cgil Veneto Tiziana Basso, mentre le conclusioni sono affidate al segretario generale della Flai nazionale Giovanni Mininni.

«Questa importante iniziativa promossa dalla segreteria della Flai Cgil del Veneto – spiega Giosuè Mattei, segretario generale regionale della federazione degli alimentaristi – vuole dare un segnale forte di impegno e militanza per affrontare al massimo e con coraggio la fase che accompagnerà questi primi mesi dell’anno: ovvero scrollare di dosso dalle persone la rassegnazione dello status quo e questo è possibile solo attraverso parlando con le persone e con i cittadini dentro e fuori i luoghi di lavoro».

«Vogliamo cambiare per davvero questo Paese e lo vogliamo fare partendo dal lavoro, ovvero liberare il lavoro dalla precarietà, dalla svalutazione e mercificazione dello stesso, estendere i diritti a tutti i lavoratori e lavoratrici in modo universale ed eliminare il dumping degli appalti selvaggi che tra l’altro impattano in maniera significativa sugli aspetti della sicurezza sul lavoro», prosegue Mattei.

«Abbiamo raccolto oltre un milione di firme per questi referendum – dice ancora il segretario generale Flai Veneto – che vogliamo concretizzare attraverso il voto per migliorare la vita delle persone attraverso una occupazione dignitosa e con pieni diritti per tutti e tutte. Inoltre sosteniamo il referendum per la cittadinanza promosso dalla società civile che in poche ore dal suo lancio ha raccolto immediatamente le 500mila firme previste per la sua validazione. Questo rappresenta un segnale incoraggiante perché ci dice che c’è una parte maggioritaria del Paese che vuole strappare dal limbo milioni di nuovi cittadini e cittadine che con il loro lavoro e il loro sapere contribuiscono al benessere di questa nazione, ma che non possono godere a pieno di molti diritti perché considerati stranieri dalle istituzioni»

«Per affrontare queste sfide che vedranno tutta l’organizzazione impegnata nel corso del 2025 – conclude Mattei – occorrono coraggio, impegno e tutta la forza della militanza che questo Sindacato può dispiegare nel territorio, solo così possiamo fare veramente la differenza e cambiare le sorti di questo Paese e migliorare la vita delle persone».

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