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Trani, manca una struttura per la vendita del pescato, Flai chiede un incontro al sindaco

Riglietti: “Ancora nessuna risposta dopo venti giorni dalla nostra sollecitazione alle istituzioni”

La pesca è un settore ormai ‘alla deriva’, che non ha neppure ammortizzatori sociali su cui contare. E che quindi ha bisogno del supporto delle istituzioni locali per ‘galleggiare’. Proprio per questo a inizio novembre la Flai Cgil Barletta, Andria, Trani, dopo aver ascoltato i pescatori della provincia, aveva chiesto un incontro urgente al sindaco Amedeo Bottaro. Nell’iniziativa pubblica del 9 novembre, a Trani, si era parlato di ‘Diritti in marineria’, un confronto con gli addetti del settore per segnalare le problematiche più urgenti. Come, ad esempio, la mancanza nella cittadina pugliese di una struttura per la vendita diretta del pescato, che sarebbe anche la condizione necessaria per aiutare un settore in forte crisi, incentivando così un ricambio generazionale che manca da troppo tempo, rendendo nuovamente attrattivo il più antico mestiere al mondo. “L’iniziativa che facemmo al porto di Trani sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, sulle malattie professionali e sul mancato riconoscimento della pesca quale lavoro usurante si era subito trasformata in un’occasione per un più ampio confronto con i rappresentanti della marineria – spiega Gaetano Riglietti, segretario generale della Flai Cgil Bat – Ci era stato segnalato a più voci il problema della mancanza di una struttura per la vendita del pescato. Per questo ci eravamo subito rivolti al sindaco Bottaro, scrivendo una lettera per sollecitare l’intervento delle istituzioni. Sono passati più di venti giorni, dobbiamo constatare, con rammarico, di non essere ancora stati convocati. La nostra richiesta di incontro è caduta nel vuoto, mentre sarebbe importante aprire un dialogo per arrivare in fretta alla creazione di una struttura che manca, vitale per i pescatori”.


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