Sicilia, i forestali vogliono certezze

Da Roma i solidi per le stabilizzazioni, Russo, Flai Cgil: “Servono riforme strutturali per dare organicità al settore e stabilità ai lavoratori”

A Roma in ballo un emendamento da 55 milioni all’anno da destinare alle future stabilizzazioni. A Palermo invece la Regione prepara il percorso in Giunta per approvare la riforma di settore. Ci sono appuntamenti importanti sull’agenda dei forestali siciliani. Dall’Unione Europea chiedono da tempo di scrivere la parola “fine” sul reiterato utilizzo dei prolungamenti dei contratti a tempo determinato. Ma per porre fine al precariato servono soldi e riforme strutturali.

A Roma, nell’ambito della prossima legge Finanziaria, è stato presentato un emendamento dal gruppo della Lega relativo alle stabilizzazioni dei forestali siciliani. Il testo prevede di destinare circa 55 milioni di euro all’anno sul periodo compreso fra il 2025 e il 2029. Misura che, se concretizzata, potrebbe dare il là alle possibili stabilizzazioni dei precari storici. Una mossa sulla quale non si sbilancia il rappresentante della Flai Cgil Tonino Russo. “Si tratta di una misura da 55 milioni di euro all’anno. Attendiamo di capire però se questo emendamento sarà alla fine votato o meno. In caso affermativo, lo stesso potrebbe dare la possibilità di avviare il percorso di stabilizzazione auspicato”.

C’è però un altro tema chiave che interessa i dipendenti del settore della prevenzione boschiva, ovvero la riforma in corso di redazione da parte della Regione Siciliana. Alla questione stanno lavorando l’assessore Salvatore Barbagallo e i suoi uffici. Ma dai sindacati si chiede di accelerare sul tema.

“Da troppi anni attendiamo la riforma del settore forestale – sottolinea Tonino Russo della Flai Cgil – Bisogna dare certezze e stabilizzare i lavoratori, dando possibilità anche ai giovani di lavorare in questo settore. Un grande pezzo di patrimonio arboreo è andato perso a causa degli incendi. C’è la necessità di intervenire in maniera strutturale sul territorio. Altrimenti, come vogliamo risolvere il problema della siccità o delle alluvioni? Bisogna fare un piano di messa in sicurezza e di riforestazione della Sicilia. Non lo dico io, lo dicono gli esperti. Servono alberi. Servono riforme strutturali per dare organicità al settore e dare risposte concrete ai lavoratori. Tutti questi sono elementi chiave”. Una riforma di settore sulla quale i sindacati attendono una convocazione da parte della Regione entro la fine della settimana.

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