Siccità in Sicilia, imprese agricole in ginocchio 

Russo, Flai: “I lavoratori rischiano di restare senza sussidi”

Condutture e acquedotti che saltano tra Siracusa, Palermo e Messina. Acqua razionata e a giorni alterni in riva allo Stretto e in alcuni comuni del palermitano. Guasti sulle condotte che limitano lo scarso afflusso già disponibile o, peggio, lo disperdono. Caltanissetta senz’acqua da oltre un mese. E, come denunciano le associazioni di categoria, nessun aiuto dalla Regione agli agricoltori che ne avevano fatto richiesta per evitare l’abbattimento del bestiame. Si tratta dello stato di crisi che sta vivendo la Sicilia a causa della siccità da ormai due mesi a queste parte. Una crisi incrementata dalla scarsa presenza nei bacini idrici di acqua disponibile a scopo zoofilo e idro-potabile.

Una situazione drammatica, e con ancora un mese e mezzo di estate davanti. Una situazione che racconta da vicino la Flai Cgil attraverso le parole del segretario regionale Tonino Russo: “Gli allevatori sono ormai in crisi nera. Molte produzioni avranno un calo ingente che sarà tangibile nei prossimi mesi. A farne le spese sono già stati i lavoratori agricoli a tempo determinato, cioè quelli che lavorano a giornata: quando perdono il lavoro, si ritrovano anche senza ammortizzatori sociali”.

I lavoratori del settore agricolo non hanno a disposizione nessun sostegno al reddito se non raggiungono la quota minima di 51 giornate lavorative: in considerazione dello stato di siccità, saranno in migliaia a rischiare di non rientrare nei parametri assistenziali. “Non possono accedere né a disoccupazione né a malattia e perdono anche i contributi per la pensione – spiega ancora Russo – Si tratta dell’anello più debole. Alle aziende gli aiuti arriveranno tra dilazione sui mutui, sconti sull’approvvigionamento idrico e possibili bonus, ma molte avranno già chiuso nel frattempo”.

L’articolo sul Quotidiano di Sicilia, QdS.it

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