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Sciopero all’Amadori di Mosciano (Te), adesioni all’80%. Flai: Vogliamo risposte salariali adeguate

Sciopero all’Amadori di Mosciano (Te), adesioni all’80%. Flai: Vogliamo risposte salariali adeguate

Nei giorni scorsi era stato proclamato lo stato di agitazione col blocco di straordinari e flessibilità, dopo la rottura del negoziato per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Cristiana Bianucci, Flai Teramo: «È l’ora di dire a questi lavoratori che l’azienda può mettere sul piatto anche dei soldi»

Giornata di sciopero allo stabilimento Amadori di Mosciano Sant’Angelo, comune di meno di 10mila abitanti nel Teramano. A partecipare alla protesta, che si è svolta con un presidio di fronte ai cancelli dell’azienda, circa l’80% dei lavoratori.

Nei giorni scorsi Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, insieme alla Rsu della All Coop di Mosciano (gruppo Amadori), avevano proclamato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari e di ogni forma di flessibilità, dopo che si era rotto il negoziato per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. Una trattativa infruttuosa che proseguiva da anni.

«La trattativa sull’integrativo aziendale si è interrotta nel momento in cui abbiamo iniziato ad entrare nel merito della parte economica delle nostre richieste – commenta Cristiana Bianucci, segreteria generale della Flai Teramo, all’emittente locale Super J -. Ogni volta che chiediamo un aumento per questi lavoratori e lavoratrici, l’azienda cambia argomento».

«Abbiamo lavorato molto sulla questione della precarietà – aggiunge Bianucci – avviando un bel percorso di recupero su questo fronte, con un accordo firmato nel 2023, oggi però è l’ora di dire a questi lavoratori che l’azienda può mettere sul piatto anche dei soldi».

Presenti al presidio anche due consiglieri regionali del Partito democratico, Sandro Mariani e Dino Pepe.

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