STOP GENOCIDIO

Sbarco della Ocean Viking, la Flai è con la Cgil al porto di Ravenna per accogliere i migranti

“Quando sbarcheranno a Ravenna, anziché nel porto più vicino al luogo del loro salvataggio, i migranti e le migranti tratte in salvo dalla nave Ocean Viking a 2.000 miglia di distanza, al largo della Libia, avranno subito un’ulteriore offesa che si somma a quelle già patite nel loro lungo viaggio che dai paesi di origine li ha portati in Europa per sfuggire alla guerra, alla fame, alle dittature o a una vita senza più prospettive”, inizia così la nota stampa della Cgil Emilia Romagna e Ravenna, che non rinunciano a mostrare solidarietà a chi è costretto dal governo Meloni a ritardare l’approdo.

“Le resistenze governative, anche più recenti, circa l’autorizzazione agli approdi dei migranti in porti sicuri non trovano riscontro non solo in quel minimo senso di fraternità che dovrebbe muovere le azioni di ogni persona ma per giunta contrastano con ogni legge nazionale o internazionale, di terra o di mare, che sia mai stata scritta – prosegue il comunicato – Così si individuano porti sempre più lontani dal luogo del soccorso, per sfiancare ulteriormente soccorsi e soccorritori, per aumentare notevolmente i costi delle operazioni di salvataggio, per impedire che si proceda a ulteriori e rapidi recuperi di persone nel cuore del Mediterraneo, ostacoli tutti che non impediscono comunque a chi crede nella libertà e dignità umana di procedere pur controvento”.

E ancora: “L’arrivo il 31 dicembre della nave a Ravenna, col suo carico di uomini, donne, bambini e neonati, deve trovare le istituzioni pronte a garantire una corretta, sicura e umana accoglienza nella tradizione del territorio provinciale e regionale che, creando reti tra istituzioni e società civile, ha saputo non solo accogliere ma costruire le condizioni per l’integrazione e l’inclusione nei diritti per chiunque decida di rimanere sul nostro territorio”. Proprio per esprimere solidarietà e vicinanza a quanti sbarcheranno dopo aver rischiato la vita, la Camera del Lavoro di Ravenna e la Cgil Emilia Romagna, convinte della necessità di garantire le migliori condizioni per le operazioni di sbarco e per l’esercizio del diritto a richiedere asilo, hanno risposto subito alle esigenze delle istituzioni dando la disponibilità di una rete composta da oltre sessanta volontari che opereranno a turni durante le operazioni al porto. Restiamo umani. 

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