STOP GENOCIDIO

Sardegna, la protesta dei lavoratori dell’associazione allevatori da tre mesi senza stipendio

Manifestazione a Cagliari, di fronte all’assessorato all’Agricoltura

Protestano i dipendenti dell’Associazione allevatori della Sardegna, che non ricevono lo stipendio da tre mesi per il ritardo della Regione nello sblocco dei finanziamenti per il 2023. “A seguito dell’Assemblea dei lavoratori dell’AARS (Associazione Allevatori della Regione Sardegna) – scrivono in un comunicato congiunto i segretari generali regionali di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Confederdia  – esprimiamo forte preoccupazione per la situazione in cui versano i dipendenti dell’Associazione, che non percepiscono la retribuzione da ormai tre mesi. Inoltre si rischia di non poter provvedere alla piena stabilizzazione del personale precario, che ha oltrepassato i limiti previsti per il rinnovo a tempo determinato dei contratti a termine. Dopo la proclamazione dello stato d’agitazione del 2 marzo, per cercare di risolvere la vertenza sono stati fatti diversi incontri con i vertici dell’Associazione, con la V Commissione del Consiglio Regionale e con l’Assessora all’Agricoltura della RAS Valeria Satta, la quale aveva assunto l’impegno di risolvere la questione, ma ad oggi la problematica permane- “L’Assessora ha provveduto alla presentazione della Delibera di Giunta per il trasferimento delle risorse finalizzate al funzionamento dell’Associazione, ad AGRIS – aggiungono le Organizzazioni sindacali – Restano da definire con estrema urgenza tutti i passaggi interni per la convenzione tra Direzione generale dell’Assessorato all’agricoltura e l’Agenzia regionale AGRIS, espletato questo passaggio, dovrà avvenire urgentemente la firma della convenzione tra AGRIS e AARS. E’ inoltre importante che in sede di discussione della prossima finanziaria venga istituito un fondo di anticipazione, che consenta di risolvere il problema definitivamente. Settantadue famiglie, ad oggi, attendono tre mensilità pregresse e il pagamento della quattordicesima. Alcune delle responsabilità sono state rimpallate tra Direzione Generale dell’Assessorato Agricoltura ed AGRIS, ma intanto i lavoratori, pur stanchi e delusi delle promesse non mantenute, hanno continuato ad anticipare le spese per garantire il prezioso servizio agli allevatori”. Visto il procrastinarsi di questa situazione che sta diventando insostenibile, Flai, Fai, Uila e Confederdia hanno proclamato lo sciopero, sospendendo il servizio agli allevatori sardi con contestuale sit-in presso la sede dell’Assessorato all’agricoltura. 

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