Salma di Satnam torna in India, a tre mesi dalla tragica morte

Flai Cgil Roma e Lazio: la famiglia non è riuscita a venire in Italia, problemi burocratici

La salma di Satnam Singh, il bracciante abbandonato dal datore di lavoro dopo avere perso un braccio, torna in India dove saranno celebrati i funerali. Lo annuncia la Flai Cgil di Roma e del Lazio. La salma di Satnam Singh è rimasta per quasi tre mesi in una cella frigorifera, tre mesi in cui la famiglia ha tentato di raggiungere l’Italia senza successo a causa di problemi burocratici. In un primo momento, infatti, i genitori e i familiari del bracciante avrebbero dovuto raggiungere Latina per le esequie, e il comune di Cisterna, dove Satnam viveva con la moglie, si stava preparando ad accoglierli, procedendo ai lavori di riqualificazione dell’ala dell’ex foresteria universitaria nell’area mercato di via delle Province. Tuttavia, per alcune difficoltà legate alla concessione del visto, non ci sono mai riusciti. Pertanto, attraverso l’ambasciata indiana, hanno richiesto più volte il rientro della salma del loro caro nel proprio paese di origine, con la procura di Latina, titolare dell’indagine sulla sua morte, che nelle scorse ore ha concesso il nulla osta, permettendo di svolgere le esequie in India secondo la sua fede religiosa. Satnam Singh morì lo scorso giugno dopo che il suo datore di lavoro lo abbandonò davanti, senza allertare i soccorsi, con un braccio amputato. Il bracciante indiano si era gravemente ferito lavorando nell’azienda agricola dell’uomo che poi lo lasciò nonostante la grave ferita e l’emorragia che ne determinò la morte. 

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