Pisa, il tribunale contro la Biancoforno: i turni non possono essere comunicati senza congruo preavviso

Il giudice della Sezione lavoro dà ragione ad un ex dipendente del biscottificio di Fornacette, che aveva fatto causa all’azienda denunciando le condizioni in cui era costretto a lavorare e l’impossibilità di poter organizzare la propria vita privata

Orari di lavoro comunicati in modo poco chiaro, spesso il giorno prima, tramite sms. Turni sempre diversi da un giorno all’altro, in cui si sa quando si entra ma non quando si esce. Succede, come abbiamo scritto più volte, alla Biancoforno di Fornacette (Pisa), in cui prosegue da mesi il confronto tra sindacati e proprietà. Per denunciare questa precarietà organizzativa e dunque esistenziale, un ex lavoratore del biscottificio nel 2019 ha fatto causa all’azienda e il giudice della Sezione lavoro del Tribunale di Pisa alcuni giorni fa gli ha dato ragione. La sentenza, depositata il 12 febbraio scorso, dichiara illegittima la condotta del datore di lavoro, la Biancoforno, e riconosce al lavoratore il diritto ad una indennità risarcitoria e al pagamento di una corretta retribuzione degli straordinari.

Il provvedimento, insomma, evidenzia che il lavoratore è stato tenuto nell’incertezza costante, privandolo di pianificare la propria vita e il tempo libero.

«Con una sentenza che ha segnato un punto di svolta – fa sapere oggi in una nota la Flai Cgil di Pisa – si celebra una vittoria storica per un lavoratore che ha lottato per anni per veder riconosciuti i propri diritti, assistito dalla Flai Cgil e rappresentato dagli avvocati Andrea Stramaccia e Gianluca Esposito».

«Il Tribunale di Pisa – prosegue la nota del sindacato – si è pronunciato con chiarezza: il lavoratore ha diritto a un orario di lavoro certo, comunicato in anticipo e rispettato dall’azienda. Il Tribunale ha confermato che un lavoratore non possa essere lasciato nell’incertezza e che ogni dipendente ha il diritto di sapere quando inizia e quando finisce la propria giornata lavorativa. La Biancoforno, già da tempo sotto la lente di ingrandimento per le condizioni di lavoro dei propri dipendenti, ha sempre risposto alle denunce della Flai Cgil con smentite e parole vuote, cercando di mascherare la realtà. Ma la verità non si può nascondere per sempre.

Questa causa vinta, fa sapere la Flai Cgil di Pisa, «non è solo una vittoria individuale: è il riconoscimento di un diritto che appartiene a tutti i lavoratori. È una battaglia che non finisce qui, perché i diritti sono inalienabili, non si negoziano. La lotta per una vita lavorativa dignitosa è la battaglia di tanti che non si fermeranno fino a che l’Azienda non deciderà di rispettare legge e contratto. Ogni lavoratore che vive nella paura e nell’incertezza è parte di questa lotta, una lotta che la Flai Cgil continuerà a portare avanti, con determinazione e coraggio. La nostra vittoria è solo l’inizio: un diritto è un diritto, e non c’è forza che possa fermare chi lotta per la verità» .

Nel frattempo alla Biancoforno non si fermano le ritorsioni verso lavoratrici e lavoratori rei di chiedere il rispetto delle norme e dei contratti. L’ultimo episodio risale ad alcuni giorni fa, quando una delegata della Cgil «è stata sospesa precauzionalmente – ha denunciato in un comunicato la Flai Cgil Pisa – per aver fatto semplicemente il proprio dovere: difendere i diritti dei colleghi e delle colleghe. Un atto coraggioso che non può che essere punito in un’azienda che predilige l’obbedienza cieca piuttosto che il confronto e la giustizia».

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