Palermo ricorda Falcone chiedendo diritti e giustizia sociale

Tanti, tantissimi giovani hanno manifestato dietro lo striscione ‘Non siete Stato voi, ma siete stati voi’, nell’anniversario della strage di Capaci in cui furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro. Un corteo di ‘resistenza popolare per un’antimafia intersezionale’, organizzato dalla Cgil Palermo, dalle associazioni, dai comitati studenteschi, e da tante altre realtà sociali, partito dalla facoltà di Giurisprudenza ed arrivato in via Notarbartolo, sotto l’albero dedicato al giudice, nonostante un inopportuno tentativo delle forze dell’ordine di bloccare la manifestazione. Un minuto di silenzio per chi ha dato la vita per la giustizia. E’ l’antimafia dal basso, quella della gente comune, delle studentesse e degli studenti, delle lavoratrici e dei lavoratori che si riprendono le strade, ricordando Falcone nei quartieri della città. L’altra Palermo di cui i media parlano poco, la politica finge di non vedere, e che lega la lotta alla mafia all’antifascismo, alle lotte ambientali, al diritto alla casa, alla sanità pubblica, al lavoro, alla riqualificazione degli spazi dove vivere e abitare. Una generazione antimilitarista, antiatlantista, transfemminista e antirazzista, che deve essere capita e ‘recuperata’ dalle istituzioni perché la lotta alle mafie ha bisogno di un paese unito nell’ impegno comune. “La Flai Cgil, erede di quelle lotte per l’occupazione della terra che hanno visto il sacrificio di persone come Placido Rizzotto e tanti altri, non poteva mancare a questo appuntamento – dice il segretario generale di Palermo Dario Fazzese – Perché le lotte sociali hanno un ruolo centrale per contrastare le mafie”.

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