STOP GENOCIDIO

Palermo, morto l’operaio forestale precipitato in un burrone a Monte Cuccio

Fazzese, Flai Cgil: “Vicini ai familiari, morte inaccettabile, va rivista l’organizzazione del lavoro”

Una tragica notizia, è morto l’operaio forestale che si era infortunato il 21 ottobre scorso nel cantiere di Monte Cuccio, a Palermo, precipitando in un burrone. Calogero Raccuglia, 66 anni, di Torretta, era stato ricoverato in ospedale subito dopo l’infortunio. Purtroppo le sue ferite erano troppo gravi, e non ce l’ha fatta. Era un lavoratore ‘settantottista’, ossia annualmente assunto per settantotto giorni dall’ufficio sviluppo territoriale, un precario insomma. “Non ci sono più parole adatte a commentare né ad esprimere la rabbia nel sentire l’ennesima notizia tragica legata agli incidenti sul lavoro – commenta Dario Fazzese, segretario generale della Flai Cgil di Palermo – In questo momento ci teniamo soprattutto ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Calogero. La tragica scomparsa di Raccuglia si aggiunge a un’insopportabile lista di vittime del lavoro insicuro, i numeri di quest’anno sono davvero preoccupanti, soprattutto se si pensa che si parla di lavoratori che durante l’anno sono occupati in media dai 3 ai 5 mesi”. Il lavoratore di Torretta è il quinto caso di incidente mortale in questo 2023, la quinta morte bianca. “È necessario, come chiediamo da tempo, che si affronti con la dovuta celerità e serietà il tema della sicurezza legata anche ad una organizzazione del lavoro che evidentemente deve essere rivista – aggiunge Fazzese – Per questo ribadiamo la necessità di un confronto con la direzione di entrambi i rami della forestazione, manutenzione ed antincendio boschivo, su questi temi”.

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