Modena, presidio davanti alla De Nigris, trenta lavoratori in sciopero

Gli operai dell’azienda di Santa Croce stanno protestando da giovedì, interrotta la contrattazione per premi di produzione e buoni pasto

Due giorni di sciopero alla acetaia De Nigris con sede a Santa Croce di Carpi. I trenta operai dell’azienda modenese, in presidio di fronte ai cancelli, protestano per l’immotivata sospensione del tavolo di trattative per l’avvio della contrattazione di secondo livello. “L’adesione allo sciopero è stata molto alta – spiega Rosa Dammicco, della Flai Cgil – abbiamo sfiorato il 100%. Non si capisce infatti la vera motivazione per cui l’azienda si sia sottratta al rinnovo dell’accordo sul premio, scaduto ad agosto”. I lavoratori della De Nigris, per altro noto e conosciuto brand di produzione di aceto balsamico tradizionale di Modena dop e igp del territorio, oltre ad altre tipologie di condimenti, stanno chiedendo che si possa proseguire l’iter per una contrattazione che introduca la possibilità di premi di produzione e di buoni pasto, per venire incontro alle esigenze di operai che devono rimanere fuori di casa tutto il giorno, oltre all’introduzione di ulteriori tutele previste all’interno di questo livello di contrattazione. “Con l’azienda è quindi in atto un forte braccio di ferro e i lavoratori sono determinati ad andare avanti, se non verranno fornite risposte da parte della De Nigris e non verrà riprogrammata l’apertura di un tavolo. I lavoratori hanno fatto uno sciopero parziale, in alcune ore del turno, ma le restanti ore da svolgere in azienda sono state loro conteggiate come ‘ferie forzate’”, denuncia Damicco. I lavoratori però non arretrano di un millimetro: sono rimasti in presidio tutto il giorno, anche sotto la pioggia, organizzandosi per pranzare assieme con una grigliata sotto un improvvisato gazebo. La protesta va avanti, anche nei prossimi giorni.     

Articoli correlati

A Manfredonia l’incontro su diritti e accoglienza. Mininni: «Per contrastare caporalato si applichi la 199»

«Cosa servirebbe oggi per contrastare caporalato e sfruttamento? Basterebbe poco per iniziare. Basterebbe uno Stato con la volontà di applicare le leggi che già...

Laguna di Orbetello, Flai Cgil: “Moria di pesci inaccettabile, necessario dare vita ad un ente ad hoc”

Una situazione drammatica che non riguarda solo chi vive di pesca, ma un’intera comunità, con il settore del turismo che potrebbe ricevere un colpo...

Mantova, nasce la Rete del lavoro agricolo di qualità, più strumenti per i controlli nelle aziende

Flai Cgil: “Finalmente la nostra richiesta è stata accolta, speriamo che arrivino presto risultati positivi, anche e soprattutto alla luce dei recenti gravissimi episodi...