La Flai ricorda le giovanissime operaie agricole pugliesi morte sul furgone dei caporali

Guaraldi: “Donata, Lucia e Pompea sono sorelle, madri, figlie e compagne nostre. Per loro, al loro sacrificio, alla loro memoria e a quella di tutte le vittime di caporalato dobbiamo la lotta instancabile e sempre più ostinata allo sfruttamento” 

Una giornata commovente e da non dimenticare, indelebile come il ricordo di quattro giovani vite spezzate da un lavoro che guarda solo al profitto, a Ceglie Messapica, nel brindisino. Con una tappa obbligata ad Oria, dove è ben visibile l’unico monumento nella penisola in memoria delle vittime di caporalato. 

Come ogni anno, da 44 anni, la Flai Cgil commemora la morte di Donata Lombardi, 23 anni, Lucia Altavilla, 17, e Pompea Argentiero, 16. Tre ragazze braccianti che persero la vita in un incidente mentre erano sul furgone in cui erano state stipate dai caporali che le portavano a lavorare nel Metapontino per poche lire. Era il 19 maggio 1980. “Una lunga scia di sangue che ha percorso la Puglia, come purtroppo accade ogni giorno in tutta la penisola – osserva Silvia Guaraldi, segretaria nazionale Flai Cgil – Donata, Lucia e Pompea sono anche sorelle, madri, figlie e compagne nostre, per loro, al loro sacrificio, alla loro memoria e a quella di tutte le vittime di caporalato dobbiamo la lotta instancabile e sempre più ostinata al caporalato e allo sfruttamento. A loro dobbiamo la continua rivendicazione dell’applicazione della legge 199/2016. A loro dobbiamo la battaglia civile per un collocamento pubblico e trasparente, per il trasporto pubblico delle lavoratrici e dei lavoratori, e per alloggi dignitosi. Solo così possiamo debellare finalmente la piaga del caporalato, togliendo alibi alle aziende che lo usano per sfruttare chi per vivere deve lavorare e massimizzare i profitti oltre ogni limite. Un impegno per i ragazzi e le ragazze di questo paese, che meritano un futuro dignitoso”.

“Quest’anno, il ricordo della tragica giornata del 19 maggio 1980, quando tre giovani operaie agricole persero la vita in un incidente sulla superstrada Taranto-Brindisi, assume un significato particolarmente intenso”, sottolinea la Flai Cgil Brindisi. Al cimitero di Ceglie Messapica, oltre alla tradizionale deposizione di una corona di fiori, vengono consegnate delle targhe ai familiari di Lucia, Pompea e Donata. Una cerimonia toccante, alla quale partecipano fra gli altri Angelo Palmisano, sindaco di Ceglie Messapica, il presidio Libera di Ceglie Messapica, Gabriele Guarino e Giusy De Simone, segretari Flai Cgil Brindisi, Gabrio Toraldo, segretario generale Flai Brindisi, Antonio Macchia, segretario generale Cgil Brindisi, Antonio Ligorio, segretario Flai Puglia e naturalmente Silvia Guaraldi.

In un contesto di rinnovata attenzione, Gabrio Toraldo ribadisce la necessità di una reale attuazione della legge 199/2016 contro il caporalato. “La scarsa adesione delle aziende del settore alla Rete del lavoro agricolo di qualità è indicativa di una sensibilità ancora troppo limitata a livello locale”. Antonio Macchia ricorda che ogni 19 maggio è un giorno di memoria che spinge ad un impegno continuo, mentre Antonio Ligorio ribadisce la determinazione della Flai Puglia nel contrastare ogni forma di sfruttamento, sottolineando l’importanza della collaborazione tra aziende e istituzioni per creare un mercato del lavoro agricolo trasparente e giusto. In proposito, l’impegno della Flai Cgil e della Cgil non si ferma ai soli atti commemorativi. La giornata continua in piazza Plebiscito a Ceglie Messapica, dove si raccolgono le adesioni sui referendum che mirano, fra l’altro, a rafforzare ulteriormente la legislazione contro il caporalato e migliorare le condizioni di lavoro in Italia. Più diritti, più tutele, meno precarietà e insicurezza.

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