Insieme per il lavoro nel sistema della bonifica calabrese

Prospettive e opportunità in un settore fondamentale per l’agricoltura e il territorio

Ecco di seguito alcuni passaggi del documento messo a punto da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per valorizzare e rilanciare un settore strategico dell’economia, anche alla luce degli stravolgimenti climatici in atto. “In una regione a forte vocazione agricola, ma molto fragile dal punto vista idrogeologico e con forti rischi ambientali è strategico valorizzare, rilanciare e investire adeguatamente nel sistema della bonifica. Attualmente, la maggior parte degli undici consorzi di bonifica presenti sul territorio calabrese, come più volte denunciato da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, versano in precarie condizioni amministrative ed economiche, situazione che si ripercuote negativamente sul lavoro di operai e impiegati degli Enti consortili, e sulla stessa sicurezza del territorio calabrese”. Ancora: “È necessaria quanto urgente una riforma della bonifica calabrese, un’occasione per ridisegnare questo fondamentale comparto e superare le ataviche criticità che hanno contraddistinto il settore negli ultimi decenni. Una riforma che non potrà risolversi in una semplice ridenominazione degli attuali Enti consortili, né in una loro veloce riperimetrazione o riduzione in termini assoluti, ma dovrà essere orientata a valorizzare il lavoro e le professionalità̀̀ del personale dipendente che, anche a fronte di difficoltà, ha garantito servizi agli agricoltori e alle comunità, l’aumento delle superfici irrigabili, la sostenibilità ambientale, la contrazione dei costi di gestione, un nuovo modello contraddistinto da efficacia, efficienza, trasparenza, razionalizzazione e semplificazione”. Per Flai, Fai e Uila “i progressivi tagli alle risorse finanziarie, investimenti spesso insufficienti, trasferimenti regionali costantemente ridotti, diminuzione della forza lavoro disponibile e i continui ritardi nell’erogazione dei salari, hanno difatti messo a rischio lo stesso svolgimento delle diverse attività che la bonifica garantisce all’agricoltura e alla sicurezza del territorio regionale, oltre a creare preoccupazione tra gli addetti e tensioni sui luoghi di lavoro”. “È indispensabile garantire il pagamento di TFR, delle mensilità arretrate, dei contributi previdenziali e tutte le altre spettanze maturate dal personale dipendente in forza e in pensione prima di ogni eventuale trasferimento del personale”.
“Il sistema della bonifica calabrese necessità di una programmazione di lungo periodo, che garantisca l’efficienza dei servizi, la tutela ambientale e l’ottimale utilizzo della risorsa idrica, la contrazione dei costi di gestione, in linea con i principi sanciti dalla Conferenza Stato-Regioni. Un nuovo orientamento, capace di coniugare capitale umano e meccanizzazione, innovazione, lavoro ben formato e green economy. Occorre, inoltre, garantire trasparenza, razionalizzazione e semplificazione, il mantenimento dei livelli occupazionali, l’avvio del ricambio generazionale, puntare su formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro”. 

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