In migliaia a Caltanissetta per dire No all’autonomia differenziata

Bisogna dire un forte No all’autonomia differenziata. Dietro questo ideale striscione migliaia e migliaia di cittadini si sono ritrovati a Caltanissetta, in una manifestazione organizzata congiuntamente da Cgil, Uil, Legacoop, ArciUisp, Anpi e Ali Autonomie. Insieme in piazza in una battaglia civile per pretendere gli stessi servizi, le stesse opportunità e gli stessi diritti di chi vive nelle regioni più ricche del paese. Tante le bandiere rosse della Flai Cgil, che ha aderito e partecipato a una protesta di massa contro una misura ingiusta che, “se applicata – come spiega il segretario generale di Palermo, Dario Fazzese – avrà conseguenze devastanti per la Sicilia, per l’intero Mezzogiorno e per il futuro di chi ci vive”. “Diciamo no all’autonomia differenziata che è un attacco all’unitarietà dei diritti sociali – sottolinea il segretario regionale della Flai Cgil, Tonino Russo – e chiediamo invece misure per lo sviluppo della Sicilia, per dare una prospettiva ai giovani e sicurezze ai cittadini”. La voce dei manifestanti si è alzata nelle vie e nelle piazze della città contro un progetto, quello portato avanti dal ministro legalista Calderoli, contrario ai dettami della Costituzione repubblicana, che penalizza un’ampia fetta del territorio nazionale e decine di milioni di cittadine e cittadini. L’Italia è una e indivisibile, si leggeva negli occhi di ragazze e ragazzi che difendono la scuola pubblica, dei loro genitori che difendono la sanità pubblica, unico baluardo contro la privatizzazione dell’intero comparto. Il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, intervenendo dal palco, ha proposto una campagna di raccolta firme per chiedere al presidente regionale Schifani di ritirare la sua adesione al progetto di autonomia differenziata del governo.

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