Il dl Sicurezza vieta la canapa. La Say Farm di Arenzano chiude e licenzia 19 lavoratori

Il dl Sicurezza vieta la canapa. La Say Farm di Arenzano chiude e licenzia 19 lavoratori

«La maggior parte delle maestranze ha il contratto agricolo e non ha diritto alla Naspi e ciò significa restare diversi mesi senza nessuna entrata e senza che siano applicabili le procedure per la cassa integrazione» spiegano in una nota unitaria Fai, Flai e Uila

La Say Farm di Arenzano, in provincia di Genova, è costretta a cessare la propria attività. E sono 19 le persone a perdere il lavoro. L’azienda, specializzata in produzione di canapa industriale, dopo l’entrata in vigore del decreto Sicurezza ha dovuto chiudere i battenti e ricorrere ai licenziamenti. La norma entrata in vigore ad aprile, infatti, ha sancito il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa e dei prodotti derivati.

I sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno prontamente chiesto alle istituzioni un incontro per sottoporre la delicata situazione che vede coinvolta l’azienda del ponente genovese. La vicenda Say Farm riguarda 19 dipendenti, ma a livello nazionale sarebbero circa 30mila i lavoratori colpiti dalle conseguenze dell’entrata in vigore del decreto.

Alcuni dei dipendenti licenziati, inoltre, rischiano di trovarsi senza ammortizzatori sociali. «La maggior parte delle maestranze ha il contratto agricolo e non ha diritto alla Naspi e ciò significa restare diversi mesi senza nessuna entrata e senza che siano applicabili le procedure per la cassa integrazione» spiegano in una nota unitaria Donatella Lamanna della Fai Cisl Liguria, la segretaria generale Flai Genova Laura Tosetti e la segretaria generale Uila Liguria Valeria Rabaglia.

I sindacati, si legge ancora nella nota, «hanno incontrato l’assessore regionale Ripamonti e quello comunale Mascia per chiedere soluzioni che garantiscano un reddito ai dipendenti, anche facendo ricorso ad ammortizzatori sociali straordinari e per verificare la possibilità di prospettive per il futuro aziendale».

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