Grimaldi (Verdi Sinistra) e Fornaro (PD): “Sul macello di Baldichieri riferisca il governo”

Chiedono che “si apra in Parlamento la discussione su una legge per regolare la rappresentanza e la corrispondenza dei contratti alle mansioni”

Dopo aver essere stati al picchetto di fronte ai cancelli dello stabilimento di Baldichieri d’Asti e aver tentato di avviare un dialogo con la nuova proprietà, l’onorevole Marco Grimaldi, vicecapogruppo dei deputati Verdi Sinistra, ha chiesto, insieme al collega Federico Fornaro, Partito Democratico, che il governo riferisca a Montecitorio sulla vicenda del macello ex Fortes di Baldichieri.

Ripercorrendo la vicenda, che vede ormai da mesi la Flai Cgil contrapposta alla nuova proprietà, il gruppo cuneese Ciemme, i due deputati ricordano che i lavoratori, in sciopero “per chiedere l’applicazione del contratto collettivo nazionale dell’industria alimentare che spetterebbe loro, sono stati prima collocati forzosamente in ferie dalla società Fortes, che poi ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 125 dipendenti”.

“Il primo settembre è subentrata la società agricola Ciemme – proseguono – che oggi pretende di inquadrare i macellatori col Ccnl agricoltura. Adesso, mentre i dipendenti non sono ancora effettivamente licenziati, riprende l’attività con altre persone, subappaltando a una cooperativa modenese, nel mezzo di una procedura in atto”.

“Negli ultimi 10 anni – argomentano ancora i due deputati – i cambi di appalto sono stati 5: a ogni passaggio il carico di lavoro è rimasto lo stesso, invece è cambiato il contratto e sono peggiorate le condizioni. Non è possibile che un’impresa scelga il contratto che più le piace à la carte, senza alcuna coerenza con il settore”.

Concludendo che “Questa vicenda è emblematica di una situazione diffusissima che non è più tollerabile. Se il governo ha a cuore la contrattazione collettiva, apra in Parlamento la discussione su una legge per regolare la rappresentanza e la corrispondenza dei contratti alle mansioni”.

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