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Crispiano (Ta), borse di studio e commemorazione per il decimo anniversario della morte di Paola Clemente

Crispiano (Ta), borse di studio e commemorazione per il decimo anniversario della morte di Paola Clemente

L’iniziativa si svolgerà nel paese natale della lavoratrice agricola morta di fatica nel 2015. La Penna, segretaria generale Flai Taranto: «La situazione del lavoro nelle nostre campagne non è molto cambiata»

Il 13 luglio 2015 Paola Clemente moriva stroncata da un malore mentre lavorava nelle campagne di Andria. A dieci anni dalla sua scomparsa, la Flai Cgil di Taranto organizza per domenica 13 luglio una cerimonia per commemorare e ricordare la bracciante agricola di Crispiano. L’iniziativa si svolgerà nel suo paese natale, in collaborazione con il Comune di Crispiano, l’istituto professionale Elsa Morante, Spi Cgil Taranto e con la partecipazione della Flai regionale e nazionale.

Il programma prevede due momenti. Il primo si svolgerà, alle 18.30, al cimitero comunale di Crispiano, con la deposizione di una corona sulla tomba di Paola Clemente. Interverranno: Valentina Mastronuzzi, assessore ai Rapporti con Istituzioni scolastiche del Comune di Crispiano; Anna Barbara Maria Sgobbio e Luca Lopomo, rispettivamente vicesindaco e sindaco di Crispiano; Giovanna Bruno, sindaco di Andria; Silvia Guaraldi, segretaria Flai Cgil nazionale.

Alle 19, nella villa Giovanni Falcone, avrà luogo la consegna di 12 borse di studio agli studenti dell’istituto professionale Elsa Morante a cura di: Rosaura Di Giuseppe, dirigente scolastico Istituto “Elsa Morante”; Giovanni D’Arcangelo, segretario generale Cgil Taranto; Paolo Peluso, segretario generale Spi Cgil Taranto; Lucia La Penna, segretaria generale Flai Cgil Taranto.

«A dieci anni dal sacrificio di Paola Clemente la situazione del lavoro agricolo nelle nostre campagne non è molto cambiata – denuncia Lucia La Penna in una nota – come testimonia drammaticamente la morte di Vincenzo Conversano solo pochi giorni fa. Eppure, a seguito dell’indignazione sollevata dal dramma di Paola, fu varata la legge 199/2016, una legge di civiltà, contro lo sfruttamento lavorativo che presenta luci ed ombre nella corretta e piena applicazione. Come Flai di Taranto, grazie all’entrata in vigore della legge 199, con gli avvocati Stefania Pollicoro e Claudio Petrone, ci siamo costituiti parte civile in otto procedimenti penali per caporalato e riduzione in schiavitù dei braccianti. Processi complicati che hanno evidenziato condizioni estreme come aggressioni, minacce, sequestro di documenti, percosse, estorsioni, subite dai lavoratori e dalle lavoratrici».

Secondo la segretaria della Flai ionica, «tra le inadempienze più clamorose della legge 199/2016 c’è il mancato utilizzo di 500mila euro stanziati dalla Regione Puglia per il trasporto dei lavoratori agricoli. Secondo quanto emerso nelle riunioni in Prefettura, ciò si deve al fatto che le aziende eludono l’iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità per timore di ricevere controlli e ispezioni. Un atteggiamento irresponsabile e incomprensibile che denota come le aziende agricole non riescano ancora a rispettare gli indici di legalità che permetterebbero, invece, di beneficiare di risorse pubbliche e renderebbero il settore agricolo realmente etico».

La Penna denuncia anche i ritardi nella convocazione della Sezione provinciale della Rete del lavoro agricolo, istituita presso l’Inps. «Questo importante organo – sottolinea nel comunicato – ha svolto il suo ultimo incontro nel 2023. Si tratta di una mancanza gravissima perché viene meno la possibilità di utilizzare uno strumento grazie al quale mettere in campo azioni concrete per il settore agroalimentare della provincia di Taranto difendendo e tutelando i lavoratori e le lavoratrici. Lo abbiamo denunciato anche lo scorso 26 maggio in occasione della mobilitazione della Flai sotto le prefetture di tutta Italia, ma ad oggi non abbiamo avuto riscontro alla nostra richiesta».

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