“Continua inarrestabile la strage sul lavoro durante attività pericolose e con scarse o assenti protezioni, nonostante la legge imponga che la sicurezza venga garantita. È di ieri, mercoledì 12 aprile, l’ultima ferale notizia riguardante un boscaiolo morto mentre lavorava”. È quanto scrivono i segretari di Flai Cgil Calabria Caterina Vaiti, di Flai Cgil Cosenza Giovambattista Nicoletti, di Cgil Cosenza Massimiliano Ianni. “Mercoledì – ricordano – un giovane lavoratore, il trentatreenne boscaiolo Nicolia Zojzi, è stato travolto da un grosso albero mentre svolgeva il suo lavoro, nei boschi della Sila, in località ‘Conserve’ del comune di Luzzi. Il giovane, residente a San Giovanni in Fiore, era ben integrato nella comunità sangiovannese che ora ne piange, amareggiata, la scomparsa”. “La Flai Cgil Calabria e di Cosenza e la Cgil di Cosenza e di San Giovanni in Fiore esprimono la propria vicinanza alla famiglia, agli amici, e a tutta la comunità sangiovannese che ancora una volta è costretta a piangere un proprio figlio deceduto mentre lavorava”, affermano. E concludono: “Quanto accaduto è il frutto avvelenato della sufficienza con la quale si guarda alle questioni della sicurezza sui luoghi di lavoro. Noi vogliamo esprimere la nostra rabbia e ci riteniamo impegnati nella battaglia per la garanzia della salute e della vita sui luoghi di lavoro. Non faremo mancare il nostro impegno nella lotta per l’applicazione della normativa esistente, e saremo vicini a tutti coloro che vorranno denunciare la mancanza di osservazione della normativa riguardante la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro”.