Borgo Mezzanone, Flai: “Karamoko era un nostro iscritto, veniva qui per essere assistito”

Tarantella: “L’ennesima tragedia che ha visto la vita stroncata ad un bracciante che andava come tanti a lavorare. Abbiamo condannato da subito il mancato soccorso”

“Era un nostro iscritto, veniva qui per essere assistito. E’ un’ennesima tragedia che ha visto la vita stroncata ad un lavoratore migrante che andava come tanti a lavorare per poter portare un piatto a tavola e che ogni mattina si alzava per contribuire all’economia del territorio”. Così Giovanni Tarantella segretario della Flai Cgil di Capitanata sulla tragedia avvenuta ieri a Borgo Mezzanone nel Foggiano, dove un giovane migrante del Mali, Tounkara Karamoko, è morto ed un altro è ricoverato in ospedale in gravi condizioni, entrambi investiti da un’auto pirata mentre erano a bordo dello scooter e si stavano recando al lavoro nelle campagne circostanti. Sul fronte delle inchiesta, Tarantella sottolinea “che è in corso un’indagine della procura per cui siamo fiduciosi. Abbiamo condannato fin da subito il mancato soccorso da parte di chi ha investito i due migranti e ha abbandonato l’auto poco distante fuggendo”. I due migranti erano alloggiati presso il ghetto di borgo Mezzanone dove si insediano diverse centinaia di migranti di diverse nazionalità. “Sul superamento dei ghetti siamo ancora in alto mare – ha sottolineato ancora Tarantella. Non possiamo permetterci di perdere i 100 milioni destinati alla provincia di Foggia. La tragedia è collegata alla questione ghetti che nascono sia perché la legge Bossi Fini non viene superata, sia perché sono luoghi di prossimità ai luoghi di lavoro. Le condizioni di disagio all’interno dei ghetti creano le condizioni di disagio anche sui trasporti”.

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