Arezzo, Fai Flai e Uila in Prefettura per il rinnovo del contratto 

Gli operai agricoli e florovivaisti hanno diritto a salari adeguati e maggior formazione e sicurezza

Dopo un incontro in Prefettura, nel corso del presidio di Fai, Flai e Uila di Arezzo per chiedere il rinnovo del contratto provinciale per gli operai agricoli e florovivaisti, i sindacati scrivono a prefetto e vice prefetto. “Riteniamo opportuno richiamare l’attenzione per il prosieguo delle trattative assieme a Coldiretti, Confagricoltura e Cia per un aumento salariale adeguato alla ripresa del potere di acquisto delle famiglie dei lavoratori del comparto”.

I temi affrontati in Prefettura assieme a quello del salario sono stati anche sicurezza e formazione. Su questi punti Fai, Flai e Uila hanno espresso la necessità di “riattivare il tavolo istituzionale per il monitoraggio locale del settore costituito nel 2020, per la regolarità della contrattazione e il rispetto delle norme di sicurezza per lavoratori e consumatori. L’impegno palesato dal vice prefetto è stato quello di riattivare il tavolo in tempi rapidi. Nello specifico, di fatto stiamo vedendo che si cerca di allontanare il rinnovo per non applicare il già concordato aumento da parte del recupero inflattivo concordato a settembre 2023 dalle parti a livello nazionale e che è stato legato al rinnovo del contratto provinciale per cui fino a che non verrà siglato quest’ultimo neppure quella percentuale già concordata di fatto non entrerà nelle buste paghe dei nostri lavoratori”.

Fai, Flai e Uila ricordano che “l’intesa ha definito un incremento del 3,5% da applicare ai salari contrattuali territoriali (con effetto dal 1 gennaio 2024) in aggiunta agli aumenti retributivi da concordare a livello provinciale sulla base dell’IPCA prevista per il biennio 2024 (1,9%) e 2025 (2%)”.

“Alla luce di quanto descritto – concludono i sindacati – abbiamo ritenuto necessario indire questa mobilitazione unitaria, per rivendicare il rapido rinnovo dei Cpl tenendo alta l’attenzione a tutti i livelli e in virtù del fatto che è scaduto già da sette mesi. Riteniamo opportuno in questa sede anche ribadire l’importanza degli incontri iniziati ben quattro anni fa sull’implementazione della Rete agricola di qualità per salario, sicurezza e formazione”.

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