Andria, cittadinanza onoraria ‘in memoriam’ a Paola Clemente

Il caso di Paola Clemente, la bracciante morta di fatica e di caldo nelle campagne di Andria ben 9 anni fa non vi è dimenticato. Oggi l’amministrazione comunale di Andria in sala Consiliare ha concesso la cittadinanza onoraria alla sua memoria, presenti il marito Stefano Arcuri, il figlio Marco, il sindaco di Crispiano Luca Lopomo, Loredana Capone della presidenza del consiglio regionale pugliese.

La storia di Paola fece emergere un sistema di caporalato e sfruttamento vergognosi. “Quella tragedia, anche grazie alle denunce della Cgil e della Flai – ricorda Gaetano Riglietti, segretario generale Flai Bat – scosse l’opinione pubblica e il sistema politico, portando a una legge importantissima di contrasto a caporalato e sfruttamento qual è la 199 del 2016. Ma una legge non va solo scritta, deve anche e soprattutto essere applicata, perché nelle campagne si continua a morire. E questo è intollerabile”.

Andria non dimentica. “Ci sono ancora troppe Paola Clemente – sono le parole della sindaca Giovanna Bruno – É un modo il nostro per onorare la sua fatica nelle campagne andriesi. È un modo per ribadire il nostro no al caporalato, allo sfruttamento, ad ogni forma di svilimento della dignità umana sui luoghi di lavoro”.

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